Non è la solita storia, ma è ancora una Ternana a metà

E’ sempre la solita storia. Anzi no. Stavolta la storia è diversa, perché bisogna essere onesti. La Ternana fino al gol del pari della Triestina aveva giocato la gara che ci aspettavamo. A tratti anche autorevole. Era padrona del campo, ha segnato, ha difeso il vantaggio con l’unica colpa di aver arretrato un po’ il proprio baricentro. Ma non aveva subito l’assalto dei padroni di casa. Il gol infatti è arrivato sul secondo tiro in porta della Triestina, e con una prodezza da fuori area, su un’indecisione dei nostri centrocampisti. Da quel gol in poi la Ternana si è bloccata. Sicuramente merito della Triestina che ha cominciato a crederci e ha alzato i ritmi. Ma la Ternana è come se si fosse spenta. Ha provato a rianimarla De Canio dalla panchina. Qualche minuto prima dell’1-1 cambiando assetto tattico e togliendo le ali. Poi tornando a tre davanti ma con giocatori diversi. Ha cambiato Callegari con Pobega che ha fatto la frittata, escludendo a priori la possibilità di ritornare in vantaggio.

La Ternana di fatto è sembrata colpita e stanca. Non c’è stata reazione, non c’è stato sussulto. A un certo punto, da grande, ha provato a portarla a casa d’esperienza ma agli avversari è toccato il jolly del sabato sera e si sono galvanizzati. Il fatto che la Ternana sia sembrata stanca può essere preocupante: abbiamo un impegno ogni tre giorni ora e non c’è tempo per essere stanchi. Solo che non c’è l’antidoto, perché se davanti De Canio può divertirsi a ruotare gli uomini (anche se Marilungo dimostra di essere sempre decisivo) in mezzo al campo no. E in mezzo si decidono le partite. Quelli che sono disponibili per un motivo o per un altro non stanno rendendo come ci si aspettava: Pobega e Callegari pagano la mancanza di esperienza e questo si fa sentire anche in Serie C, Salzano non è ancora al massimo dei giri e perde di lucidità con l’andare della partita. Defendi cerca di mettere le toppe, riesce anche ad essere efficace anche davanti, ma non riesce a fare tutto da solo. Vives è ancora fuori, Altobelli lo sarà fino al prossimo anno. Rivas che ha fatto intravedere le sue qualità si è fatto di nuovo male: e ora bisognerà capire quanto ne avrà ancora. Poche rotazioni, poche possibilità di intervento. Bisogna solo continuare a giocare e cercare di capirsi e di aiutarsi. E’ chiaro che le assenze pesano ma questa rosa è stata costruita anche per far fronte alle emergenze. Il problema è che questa emergenza va ad insistere in un periodo in cui si gioca praticamente sempre.

Detto questo comunque la Ternana non ha perso, ancora una volta. A casa di una delle squadre (almeno sulla carta) più rognose del nostro girone. E bisogna ripartire dal primo tempo: zero rischi (se non una parata d’istinto di Iannarilli) e padroni del campo pur senza caviale e bollicine.

Ora bisogna fare i punti, per rimanere incollati lassù