Non si cambiano le regole in corsa

Eccoci qua di fronte all’ennesimo capitolo a dir poco incredibile di una Serie B che ogni anno regala polemiche a gogo. La polemica del giorno riguarda il tentativo dell’Assemblea di Lega di ridisegnare il campionato ormai alle porte. Come? Riducendo le squadre al via a 20 contro le 22 attuali. Una proposta di riforma che nasce dalle difficoltà di Cesena e Bari che rischiano seriamente di non iscriversi. Una proposta che ha costretto la Ternana a puntare i piedi ma anche a ricordare a tutti quelle che sono le regole. Fatto sta che oggi il ripescaggio in B della società rossoverde sembra essere davvero a rischio.

Una bomba che è deflagrata nel tardo pomeriggio quando è uscito il comunicato ufficiale dell’Assemblea: “Accolta all’unanimità la proposta del Brescia calcio di chiedere alla Federazione il blocco, fin dalla stagione attuale, dei ripescaggi, nel caso di mancata iscrizione al prossimo campionato di Serie BKT, fino a un massimo di 20 società”. Poche righe, per di più relegate alla fine del comunicato che però rischiano di pesare tantissimo sul futuro del campionato di B. Peccato però che “sia l'art. 50 NOIF che la giurisprudenza del Collegio di Garanzia del CONI, che si è già in passato pronunciata sull'argomento, non permettono alcun GOLPE all'ordinamento dei campionati almeno nei tempi richiesti da codesta spett.le Assemblea” ha tuonato prima di cena il presidente rossoverde Stefano Ranucci che non ha risparmiato nemmeno una frecciatina al suo collega Massimo Cellino del Brescia “società che ha beneficiato nel recente passato proprio del ripescaggio”.

Lo spettro della riforma del campionato si è dunque materializzato ma tempi e modi sono del tutto discutibili. In primis perché, come ricordato da Ranucci c’è un regolamento da rispettare che non consente modifiche di questo tipo. In seconda battuta perché arriva a pochi giorni dall’inizio dei ritiri delle squadre e dei primi impegni ufficiali. Una situazione talmente ingarbugliata che già sta penalizzando la Ternana costretta a lavorare sul mercato con il freno a mano tirato in attesa di sapere in quale campionato giocherà il prossimo anno. Anche perché le regole per la composizione delle rose sono diverse tra LegaB e Serie C.

Ma il problema di fondo è il tentativo di cambiare le regole in corso d’opera senza che ci sia stato un percorso partecipato da parte di chi compone la Lega. Un tentativo discutibile di cancellare i problemi gravi che la stessa Lega ha fatto finta di non conoscere fino a ieri. Perché ad esempio i debiti del Cesena non nascono ieri o perché il Foggia, finito nei guai per la costruzione della squadra che gli ha consentito di salire in Serie B verrà sanzionato a distanza di due stagioni con una penalizzazione. Sanzione che sa di beffa sia per chi lavora alla luce del giorno sia perché un campionato che vede al via una squadra con il -15 perde da subito di credibilità. Credibilità che, oggi ha perso anche la LegaB.