Domanda: lunedì sera nel vedere Ternana – Salernitana vi siete più divertiti o più arrabbiati?

O tutte e due le cose insieme?

E poi, siete rimasti soddisfatti o delusi di come hanno giocato le Fere?

Io credo che, per quello che si è visto in queste due prime partite di campionato, certe domande quest'anno ce le proporremo parecchie volte…

E la miscellanea di sensazioni e di emozioni scaturite dalla partita dell'Arechi ci accompagnerà per tutta la stagione, perché sto cominciando a pensare che la

Ternana Unicusano di Pochesci sia quella che abbiamo visto, con i suoi pregi e i suoi difetti.

Una squadra sfacciata, garibaldina, che punta sempre a vincere, che riesce ad irretire l'avversario con il suo tiki taka snervante per poi piazzare il morso velenoso.

E questi sono i pregi.

Ma è anche una squadra che alla lunga finisce col pagare il notevolissimo dispendio di energie, con le distanze tra i reparti che talvolta tendono a dilatarsi, aprendo così praterie alle scorribande degli avversari e con una difesa che deve ancora essere registrata.

Tali invece sono i difetti.

Aggiungo che qualcuno dei problemi sopra enunciati potrebbe ridimensionarsi nel momento in cui la tenuta atletica supererà gli attuali 45/60 minuti.

Perché si è visto chiaramente che i rossoverdi, dopo una prima decina di minuti di ambasce,  hanno espresso il meglio nel prosieguo del primo tempo, imponendo il loro gioco ad una spaurita ed interdetta Salernitana.

Poi però, calate nella ripresa le energie, nonostante il subitaneo terzo (e fortunoso) vantaggio, il calo fisico è stato evidente e c'è scappata purtroppo anche l'ingenuità di Paolucci per permettere ai padroni di casa di raggiungere un pareggio comunque obiettivamente meritato.

Alla fine, come era già successo con l'Empoli, i nostri hanno avuto addirittura l'occasione di chiudere la partita, ma senza fare i conti con il portiere avversario.

E questa è cosa buona, perché significa che i rossoverdi ci credono fino all'ultimo secondo della partita.

Sia come sia, ne è uscito questo pirotecnico 3 a 3 finale, che in tanti, soprattutto a livello nazionale, hanno etichettato come un autentico "spot" per la serie B.

E non mi sembra poco, viste le funeste previsioni di tifosi ed addetti ai lavori (compreso il sottoscritto) in ordine alle potenzialità della squadra "parcamente" allestita da Unicusano,

In parecchi a questo punto si domandano se questa squadra, con una punta vera tipo quel Bocalon inseguito per parecchio tempo, ma poi approdato in riva al Tirreno e con un difensore esperto da affiancare a Gasparetto, non potrebbe essere nelle condizioni di puntare a quel bersaglio grosso cui faceva riferimento patron Bandecchi al suo arrivo a Terni.

Un quesito in parte condivisibile.

Ma va anche rimarcato che Pochesci continua nel frattempo a credere ciecamente sia nel proprio lavoro, che soprattutto nel gruppo che sta plasmando.

E va anche segnalato che ben tre dei quattro gol siglati dalla Ternana portano la firma degli attaccanti. Chissà che non saltino fuori anche a Terni i Sau e gli Insigne lanciati dal Vate Boemo nella sua esperienza foggiana…?

Quanto al difensore, è probabile che ci serva effettivamente qualche cosa di più; ma intanto sarò curioso di vedere all'opera Signorini quando sarà recuperato.

Credo pertanto che sia ancora necessario attendere chiarimenti sulla reale forza delle Fere.

Semmai c'è da domandarsi se, svanito l'effetto sorpresa, la Ternana Unicusano potrà continuare ad intrappolare gli avversari con il suo gioco "vicianiano" o "zemaniano" o "pochesciano" che dir si voglia o, metabolizzate dalle altre squadre le caratteristiche dei rossoverdi e predisposti gli opportuni accorgimenti tattici, non finisca invece per diventare il classico vaso di coccio in mezzo a tanti vasi di ferro…

Ne sapremo qualcosa di più già alla fine di questo mese.

Circa la prestazione dei singoli giocatori, c'è poco da dire: tutti hanno dato il massimo nelle loro possibilità attuali e questo è già tanto!

Motivo per cui mi astengo da valutazioni e votazioni, con la sola eccezione di Albadoro, un attaccante troppo frettolosamente etichettato come giocatore inadatto per un campionato tosto come quello della serie B.

E invece, vista la sua prestazione a Salerno…bravo!

Insomma, alla fine dopo la trasferta campana mi rimane in bocca un sapore per niente sgradevole, che ricorda molto da vicino quel famoso aperitivo degli anni '60, il "Punt e Mes", ovvero una punta di dolce e mezza di amaro…

Ed ora sotto con il Cesena, un'altra squadra con cui i trascorsi non sono particolarmente entusiasmanti. Per cui è tempo di dare un calcio alla cabala e di ricacciare i bianconeri romagnoli oltre il Verghereto con le famose pive nel sacco!

Sarà un'altra partita al cardiopalma?

Penso proprio di si…

Per cui…occhio alle coronarie (sono ammessi tutti gli scongiuri del caso) !

Ah… Dimenticavo: io lunedì sera mi sono divertito!

Ed è già la seconda volta che mi succede in questa stagione appena iniziata…