La Ternana anche stasera le ha provate tutte. Su calcio piazzato, a campo aperto, con le giocate individuali. Giocando aggressiva e alta nel primo tempo e cercando di sorprendere il Palermo nella difesa, quando è venuta meno la brillantezza fisica e ha arretrato il proprio baricentro. Ma non ci è riuscita. Anzi poteva anche subire la beffa delle beffe se non fosse stato per Iannarilli che due volte ha detto di no a Vido nel recupero della gara.
La Ternana fa la partita, almeno fino al 70esimo, almeno finché gli reggono le gambe. E avrebbe meritato certamente di essere in vantaggio, forse anche doppio. E invece zero. Anche stavolta zero. Chiaramente era una Ternana molto simile a quelle che avevamo visto finora, sotto la gestione dell’ex Andreazzoli. Speravamo che almeno, le prime ore del ritorno di Lucarelli in panchina, potevano portare almeno un pizzico di fortuna in più. Ma così non è stato. Incredibile anche stavolta: almeno tre miracoli di Pigliacelli (su Diakité, Mantovani e Partipilo), un palo (Diakité), un rigore tolto per un fuorigioco di circa due centimetri (Partipilo)… senza contare i tiri fuori di Martella, Corrado e Partipilo sempre nel secondo tempo e la sua traversa (e anche quella con un fuorigioco di qualche centimetro precedente).
Certo che pensare di poter dire alla Ternana di fare di più è difficile. Se pensi poi che vieni da una settimana difficilissima, con la sconfitta nel derby, la manca cessione, la sconfitta all’ultimo minuto con il Cittadella, l’addio di Andreazzoli, le polemiche a fine partita, l’arrivo di Lucarelli questa mattina. Potevamo anche aspettarci una squadra smarrita. Ma così non è stato. La Ternana ha reagito, ha pensato, ha giocato. Ha sofferto anche nel finale ma non ha subito gol: nelle ultime 6 partite era successo soltanto una volta, con il Cosenza, anche lì finita 0-0.
Rimane il problema del gol. Solo due segnati nelle ultime 5 (Palumbo e Diakité), fuori casa il digiuno dura da 331 minuti: l’ultimo a segnare in trasferta non è più neanche a Terni…
Sinceramente si può fare poco per questo: più di quello che ha fatto oggi la Ternana è difficile. Certo pensare che Partipilo nell’era Andreazzoli non abbia mai segnato è una follia. Se poi ci aggiungi tutto quello che gli è successo (fra rigori non dati a Cosenza, fuorigiochi e gol annullati). E non si può dire che non stia giocando bene. Come per Falletti, che con Andreazzoli ha segnato, ma solo su rigore (peraltro proprio all’inizio), gli unici due gol della stagione: nessuno su azione. Loro erano stati i motori della Ternana e non è certo la loro miglior stagione. Ma se per l’uruguaiano c’è ancora da trovare la forma migliore, lo smalto, la brillantezza e la continuità, con Partipilo forse conviene cominciare a pensare a qualcosa di diverso! In tutta sincerità, difficile pensare di poter giocare con maggiore intensità o dire che manca brillantezza. C’erano stati momenti appannati per il barese, non ora.
Rimane comunque la soddisfazione per una buona gara, per il buon pareggio che frena la caduta e la consapevolezza che questa non è una squadra in crisi d’identità ma soltanto in crisi di risultati (e in zona gol).
Lucarelli con la Ternana era partito proprio con una macchina da gol. Era un bomber di razza. Magari qualche segreto può cominciare a dispensarlo ai suoi nuovi/vecchi giocatori.
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