Una vittoria fondamentale, perché ora neanche il cauto Lucarelli potrà nascondersi. La Ternana tenta la fuga. E’ vero ha una partita in più rispetto al Bari, ma i punti ora salgono a 9 da recuperare, visto che il Bari non è andato oltre lo 0-0. Psicologicamente è una mazzata terrificante, soprattutto per come è arrivata questa vittoria. Era la Ternana più rabberciata di sempre, con tante assenze concentrate soprattutto nella zona difensiva. 3 esterni su 4 fuori, 3 difensori centrali ko. Ma il lavoro durante la settimana e lo spirito di sacrificio di questi giocatori e l’abnegazione sul campo dei protagonisti ha fatto il resto.
La Ternana ha vinto, meritatamente, ancora una volta. Ha sofferto, ma l’ha portata a casa. Forse giocando una delle partite più mature della gestione Lucarelli. Che dalla panchina ha inciso eccome e che (anche grazie all’immensa qualità della rosa) ha saputo cambiare interpreti e sistema di gioco per permettere alla Ternana di vincerla.
Chiunque nella situazione in cui si trovava la Ternana oggi avrebbe speculato. Avrebbe portato a casa il punto. Non la Ternana, non questa Ternana, non Lucarelli, non i giocatori rossoverdi. Nel secondo tempo questa vittoria se la sono andata a prendere. Hanno alzato il ritmo, hanno creato occasioni da gol, hanno messo dentro forze fresche per avanzare il baricentro della squadra. Hanno dimostrato di essere versatili e duttili.
E’ arrivata l’undicesima vittoria consecutiva, il sedicesimo marcatore diverso della stagione, Laverone. Ma poteva segnare Vantaggiato in rovesciata, poteva segnare con Paghera o con Falletti da fuori area (o un secondo prima di Laverone), poteva addirittura finire in goleada nel primo tempo se Partipilo non avesse sprecato la più grande occasione della partita.
Questa è la vittoria di 25 giocatori della rosa. Perché in questa vittoria c’è la firma sicuramente di Iannarilli che è stato determinante in diverse circostanze, anche sulle letture nelle uscite. E’ la vittoria di chi gioca pochissimo come Laverone o Russo o addirittura Bergamelli, reintegrato. Erano tutti e tre in campo, per meritarsela questa vittoria. E’ la vittoria di Salzano che ha fatto una partita memorabile come terzino sinistro senza sbagliare praticamente nulla.
E’ la vittoria di una squadra, di una società, di un gruppo che ora come non mai non deve mollare, perché con questa lunga cavalcata di 11 vittorie consecutive ha tracciato un solco importantissimo.
Oggi in un pomeriggio solo ha staccato definitivamente l’Avellino e minato ancora di più il morale del Bari. Inseguiranno anche con il recupero in tasca. Manca, per chiudere questo 2020, l’ultimo ostacolo. La Turris. Non banale. Anche perché la Ternana non recupererà quasi nessuno (forse Defendi): ma questo non spaventa i tifosi rossoverdi. Non ci sono solo 11 Fere.
C’è un gruppo d’acciaio, c’è una squadra che sa andare oltre i propri limiti: perché li conosce. Con un allenatore in grado di cambiare volto alla squadra con le strategie studiate in settimana. 11 è record. Stavolta anche a Lucarelli dovrà scappare un sorriso.
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