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Ormai ci siamo

Domenica sera, alle ore 20:30, inizierà ufficialmente per la Ternana la stagione calcistica 2019/2020, che ci si augura possa essere almeno un po' più soddisfacente di quanto non lo siano state le ultime due. 

Le Fere, come noto, sono state assegnate al girone meridionale della serie C, circostanza questa che ha scatenato non poche polemiche e lamentele. 

Personalmente, invece, non ritengo questo inserimento particolarmente preoccupante, visto che i rossoverdi dovrebbero essere abituati quasi da sempre agli infuocati campi del Sud Italia e, soprattutto, se consideriamo che le precedenti cavalcate vincenti verso la Cadetteria sono sempre partite da quelle parti (Viciani 1967/68, Clagluna 1991/92, Del Neri 1997/98). 

Senza dimenticare l'ultimo trionfale campionato, quello 2011/2012 targato Mimmo Toscano, allorché la Ternana, anche se inserita in un girone "ibrido", se la dovette vedere quasi fino all'ultimo con il Taranto di "run" Dionigi. 

E poi non è che al Nord le cose siano poi andate tanto bene. 

In effetti, non mi sembrerebbe proprio che nella passata stagione i risultati ottenuti siano stati poi così positivi… 

Motivo per cui, la destinazione meridionale delle Fere va senz'altro accettata senza troppe remore, perché se è vero che bisognerà calcare campi tutt'altro che algidi, dove l'ambiente dirà sicuramente la sua, è anche vero che se per caso le cose dovessero andare come si spera, il venire a calpestare l'erbetta del Liberati davanti a 12mila spettatori non dovrebbe essere affatto una passeggiata per gli avversari. 

Che il Bari del mai troppo poco rimpianto Mirko Antenucci parta in pole position è fuori da ogni tipo di discussione. 

E, certamente, se ci si augura che il Liberati possa diventare una bolgia, lo scomodo, ma affascinante stadio San Nicola non lo sarà di meno. 

Ma per il resto? 

Di sicuro l' incrociare le armi con il Catania, con la Reggina di Toscano, con il Catanzaro, non sarà una bagatella, nè potremo attenderci trattamenti di favore su tutti gli altri campi, a cominciare da quello di Viterbo, dove sembra che gli Etruschi del Sud abbiano un perenne conto sospeso con noi… Chissà poi perché. Invidia per i nostri luminosi trascorsi forse..? 

Certo, incontreremo anche terreni amici, perlomeno dal punto di vista ambientale, come quello di Caserta ad esempio, con la tifoseria locale gemellata da sempre con quella rossoverde e, perché no, anche quello della vicinissima Rieti, dove le sorti della Ternana sono state sempre seguite con simpatia. 

Ma poi, in fondo, questi discorsi possono anche essere considerati del tutto pleonastici, visto che, almeno per quest'anno, l'obiettivo dichiarato della società di Via della Bardesca è quello di una salvezza tranquilla. 

Poi si vedrà strada facendo. 

Molto, anzi tutto, dipenderà dal comportamento della squadra. 

Una formazione per una volta costruita con discernimento, senza troppi voli pindarici, con apparente sostanza ed affidabilità. 

Vero è che allo scacchiere mancano almeno altre due o tre pedine da ritenersi determinanti. 

Parlo in particolare del famoso trequartista, la cui assenza si è fatta tanto sentire l'anno scorso e di un mediano "frangiflutti", tale da garantire un bel po' di contributo fisico al centrocampo  rossoverde. 

Forse ci sarà necessità anche di un'altra punta, possibilmente di provate capacità e di un ulteriore difensore di fascia, se non altro per garantire una valida alternativa nei ruoli. 

Bisognerà poi cercare di risolvere il problema costituito dalle non ottimali condizioni fisiche di Luigi Viola (giocatore da ritenersi fondamentale per l' economia del gioco rossoverde) ed eventualmente trovare un sostituto con le sue stesse caratteristiche. 

Insomma, per farla breve e per quello che almeno si è visto sinora, la squadra sembra essere sufficientemente "tosta", ma va inevitabilmente rinforzata. 

Tempo ce n'è ancora, quindi facciamo lavorare tranquillamente Leone e Gallo, poi tireremo le somme. 

Dunque, ci siamo! 

Cominceremo a vedere domenica sera contro l' Olbia, anche se in un incontro di Coppa Italia, come funziona il meccanismo rossoverde, sia pure con le dovute attenuanti dovute ad una condizione fisica ancora inevitabilmente approssimativa e al rodaggio, anche tecnico, ancora da ultimare. 

Una prima idea dovremmo comunque farcela. 

Si vedrà!  

Massimo Minciarelli

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Massimo Minciarelli

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