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Parliamoci chiaro: società e campo, ecco perché la Ternana ne ha presi 4. E ora il derby pesa…

Sembrava quasi che la Ternana avesse perso le sue certezze. Come se le assenze, prima ancora di minare la solidità della difesa rossoverde, avessero prima messo un tarlo nella testa dei ragazzi di Breda.

Sapere di andare a giocare contro un attacco importante (seppure in crisi) come quello del Bari in enorme difficoltà probabilmente ha influito più del dovuto nella truppa ternana. E al di là dell’applauso doveroso che va fatto a Janse e Meccariello che sono scesi in campo nonostante una situazione fisica che definire approssimativa sarebbe lusinghiero, la Ternana ha barcollato.

Più passava il tempo e più il Bari capiva che i rossoverdi erano in difficoltà. E più affondava, senza pietà.

Ma paradossalmente, soffermandoci sulla prestazione del primo tempo, quello che è mancato stasera è stato l’attacco. Come se i nostri giocatori fossero preoccupati dei cerotti in difesa per potersi sguinzagliare davanti. La prova dei giocatori offensivi è stata sicuramente insufficiente.

E nel secondo tempo tutto è venuto alla luce. Quando è entrato Ceravolo gli attaccanti si sono svegliati e hanno almeno impensierito in qualche circostanza Micai. Ma allo stesso tempo le sostituzioni obbligato hanno messo a nudo le difficoltà della Ternana nell’allestire una difesa plausibile contro le frecce biancorosse.

Palumbo prima, Furlan poi a sinistra e Coppola a destra sono stati letteralmente fatti a fette dalle continue sovrapposizioni e incursioni di terzini e ali. E mentre davanti Ceravolo dava linfa (e profondità) alla manovra rossoverde, dietro si viveva una serata da incubo.

Ora bisogna essere equilibrati e fare un’analisi corretta, senza lasciarsi trasportare dal risultato (pesantissimo) e dalle implicazioni che le scelte societarie hanno portato a questa serata.

Breda è stato costretto a mettere due giocatori che si tenevano in piedi per miracolo proprio per evitare di essere travolto sin da subito. E la scelta, grazie allo spirito d’abnegazione dei due (Meccariello e Janse) si è rivelata giusta. La Ternana ha tenuto botta. Ma ha commesso un errore capitale, anzi due.

Il primo è stato subire gol su palla inattiva. Sinceramente in una partita così difficile da leggere prendere gol a difesa schierata (con l’aiuto anche dei centrocampisti e degli attaccanti che avrebbero dovuto chiudere tutti gli spazi) è un delitto. Perché quello è il gol che ha spezzato l’equilibrio. Perché l’ha segnato di testa uno che finora non aveva mai segnato fra i professionisti e che sicuramente un gigante non è. E poi perché quel gol ti ha ingigantito le paure che già probabilmente covavano nella testa dei giocatori.

Il secondo è stato quello di non aver avuto mai (almeno nel primo tempo) la forza di essere pericolosi. Le ripartenze della Ternana sbattevano sui passaggi all’indietro di Avenatti, sui dribbling non riusciti di Gondo, sulla serata poco illuminata di Falletti e Furlan. Mancava la profondità, forse la convinzione, chissà magari anche la cattiveria giusta. E nel primo tempo, paradossalmente, quello che è mancato di più è stato proprio l’attacco: una sola occasione da gol (sprecata malamente da Gondo) è davvero troppo poco.

Poi nel secondo tempo ha preso il sopravvento il Bari. Forse anche scontato. Sulle fasce, a parte la disponibilità a giocarci da parte di chi difensore non è, non c’è stato nulla. Palumbo e Coppola sono due centrocampisti. E si vede. Anzi si è visto. Gli esterni del Bari sembravano devastanti. E questo non può che essere riconducibile alla scelta societaria di togliere un difensore alla rosa rossoverde, per sostituirlo con un altro che al momento non è disponibile (prova ne è la tribuna di stasera nonostante la moria di difensori rossoverdi). Non abbiamo sicuramente la controprova che con Masi in più la Ternana non avrebbe perso o non avrebbe preso così tanti gol. Ma probabilmente la Ternana avrebbe avuto più certezze e forse un approccio diverso. E’ un discorso che facciamo praticamente sempre, ce ne rendiamo conto. E ci rendiamo conto di poter essere noiosi, ma purtroppo in queste settimane le cose non si sono incastrate bene e hanno reso ancora più lampanti quelli che noi consideriamo errori di valutazione. Liberi, naturalmente, di pensarla come volete: questa è semplicemente la nostra idea.

Ora bisogna avere la forza di cambiare subito testa. C’è il derby alle porte, con un Perugia rilanciato dalla vittoria contro il Latina. A segno proprio Ardemagni, che evidentemente annusa l’aria. Bisognerà capire se recupereranno Janse e Meccariello. Di sicuro ci sarà Zanon. Per fortuna non ci sono stati gialli pesanti a Bari, unica nota lieta. Ma nel frattempo il Perugia ha sorpassato la Ternana. Il fatto che abbiano ”riposato” Busellato e Ceravolo ci porta a pensare che saranno titolari.

Da stasera è già derby. Ma Bari pesa sul morale, forse più rispetto a quanto pensavamo alla vigilia. Breda dovrà fare un doppio lavoro nella metà del tempo. Il derby è il derby. E bisogna “vendicare” lo 0-1 dell’andata. Perché come diceva Bojinov “i derby non si giocano; si vincono”

Redazione TernanaNews

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