Parole, contraddizioni e speranze. E una vittoria da cogliere
E’ bello che nel calcio ci sia competizione, che ci sia la speranza, che ci sia un avversario. E’ il sale dello sport, le grandi rivalità hanno segnato la storia e rendono certamente più accattivante qualsiasi tipo di gara.
Intendiamoci, anche fare un campionato come finora ha fatto la Ternana ha le sue soddisfazioni. Ma è giusto, naturale, legittimo e ripetiamo anche bello, che dietro sia Bari che Avellino ci credano. Ci sperino.
Da Avellino per esempio alcuni nostri colleghi giornalisti sono convinti che il distacco fra le due squadre sia figlio del Covid che ha colpito duramente gli irpini. Di sicuro è stato un grande ostacolo da dover affrontare e certamente non è preventivabile né tantomeno gestibile. Certo non si tiene conto del fatto che la Ternana sta, per il momento, frantumando record su record. Punti, partite vinte, gol fatti, giocatori in gol ecc ecc. Ma è giusto che l’Avellino ci creda, soprattutto ora che è secondo in classifica e che sembra davvero aver ingranato.
E anche ora che ha trovato nel Catanzaro un alleato. Già visto che il direttore generale dei giallorossi Foresti ha dichiarato che ha intenzione di vincere contro la Ternana e che recentemente, in un’intervista, ha dichiarato che fa bene l’Avellino a crederci, visto che nel calcio non si sa mai.
Cita l’esempio più clamoroso di una rimonta: quella della Cremonese di Tesser sull’Alessandria (curiosità allenata proprio da Braglia) che vinse il campionato partendo da -11. Nel calcio non si sa mai. Ed ha ragione Foresti. Non solo la Ternana non può sentirsi sicura di aver già vinto il campionato (sarebbe un errore clamoroso e imperdonabile) ma il Catanzaro è un’ottima squadra a cui è mancata certamente la continuità e che può vincere contro chiunque in questo girone.
Il problema è che per riuscire nell’impresa l’Avellino dovrebbe vincere più o meno tutte le partite, anche quella del prossimo turno infrasettimanale. Indovinate proprio contro chi? Esatto! Contro il Catanzaro! Quindi, in realtà, qualcosa non ci torna. Il Catanzaro vince con la Ternana, ma perde contro l’Avellino? Oppure martedì Foresti dirà che la Ternana può stare tranquilla perché l’Avellino ancora deve incontrare grandi squadre in questo campionato come il Catanzaro che sicuramente non le farà sconti?
Decisamente con altri toni – non vogliamo neanche estrapolare i concetti espressi dal dg del Catanzaro in una chiacchierata più ampia – Foresti aveva parlato anche prima della partita d’andata. “Siamo pronti per la prima vittoria fuori casa, anche se la Ternana in casa non ha subito gol, questa trasferta arriva al momento giusto”. La Ternana, è vero, subì il primo gol al Liberati della stagione. Ma la prima vittoria del Catanzaro non arrivò lo stesso.
Forse anche per scaramanzia – che nel calcio esiste, come la rivalità – avremmo evitato di parlare prima della partita, stavolta. E soprattutto, invece di pensare ai possibili problemi degli altri, visto che nel calcio non si sa mai, avremmo pensato a come rendere ancora più efficace una squadra che finora non ha brillato.
In tutto questo anche a Bari non mollano l’osso. E anche qui giustamente. Puntando sulla sfida fra Ternana e Catanzaro (magari chissà confortati proprio dalle parole di Foresti), sul fatto che probabilmente Ternana-Cavese sarà rinviata e sulla necessità di vincere lo scontro diretto, a Bari sognano di poter accorciare notevolmente le distanze. 12 punti Bari, 3 la Ternana. Di fatto 9 punti recuperati in 15 giorni. Tutto possibile, magari non probabile, ma possibile.
Poi bisognerebbe ricordarsi che comunque la Ternana non solo avrebbe da giocare ancora due partite (Cavese con data definire e Potenza il prossimo 24 marzo) ma conserverebbe lo stesso, nella peggiore delle ipotesi 3 punti di vantaggio sull’Avellino (che naturalmente a sua volta potrebbe fare al massimo 9 punti, visto che domenica riposa, contro Catanzaro, Paganese e Monopoli) e 4 sul Bari. Senza contare i vantaggi o svantaggi derivati dagli scontri diretti.
Insomma è stata una settimana, almeno per le parole, molto stimolante. Con degli spunti di riflessione interessanti. Che danno ancora più valore ai dettami di Lucarelli: “testa dentro il carroarmato” e che rendono ancora più necessaria la vittoria a Catanzaro. Per mantenere le distanze e interrompere sul nascere le ambizioni (assolutamente legittime) degli avversari. Perché anche se una sconfitta non significherebbe niente nel cammino di questa Ternana, sempre meglio non pensarci. E soprattutto non farci pensare gli altri.