“Partirà…la nave partirà…”

“Partirà…la nave partirà…”

"…Dove arriverà, questo non si sa…"

E così abbiamo ricordato anche il grande Sergio Endrigo, incommensurabile artista, nonché  compianto ternano d'adozione, e la sua celebre canzone "L 'arca di Noè"…

Ma, uscendo dalla metafora, partirà o non partirà venerdi sera la nave del campionato di Serie B?

E, soprattutto, con quali passeggeri a bordo leverà eventualmente le ancore?

A sentire le plateali e tutt'altro che disinteressate dichiarazioni del presidente del Brescia Cellino e quelle "ad abundantiam" del presidente del Perugia Santopadre, non sembrerebbe esserci alcun dubbio: Brescia – Perugia si giocherà regolarmente.

Del resto l'ex presidente del Cagliari è stato il primo degli sponsor della riduzione a 19 delle squadre partecipanti al torneo cadetto; e il presidente del Perugia si è subito accodato, forse perché ancora perseguitato dall' incubo del "Tagliagole", con quel maledetto ritornello di Rita Pavone nelle orecchie… "Perché, perchè…2 a 1…2 a 2…2 a 3…"

Meglio evitarla la Ternana, hai visto mai…?

Scherzi a parte, ora non resta che aspettare domani sera.

Se alle 20:30 il pallone comincerà a ruzzolare sull'erbetta del Rigamonti, allora non ci sarà più niente da fare…

Sarà interessante dunque sapere in questo brevissimo lasso di tempo se nel depresso mondo pallonaro italiano conti più l'ex ministro Franco Frattini, presidente dell' Alta Corte di Giustizia del CONI e nume tutelare del diritto sportivo italiano o il Commissario Straordinario della Federcalcio Roberto Fabbricini e i suoi autorevoli "ispiratori"… Arbitro, il presidente del CONI Giovanni Malagò.

Frattini ha più volte dichiarato che nell' udienza fissata per il 7 settembre esigerà il massimo rispetto delle regole e, quindi, dei regolamenti federali.

Quindi campionato a 22 squadre.

Quindi ripescaggi.

Fabbricini, al contrario, ha ribadito fermamente la propria posizione (ovvero quella di chi gliel'ha suggerita…) e la perfetta regolarità e legalità della riduzione a 19 squadre dell'organico del campionato di Serie B; il tutto per motivi di urgenza e forza maggiore e nel pieno rispetto del mandato e dei poteri straordinari che gli sono stati conferiti.

Il presidente della Lega B Balata gli è andato subito appresso ed anzi c' ha messo pure sopra un carico da 10 punti (a conferma, le sue dichiarazioni  rilasciate nei giorni scorsi alla trasmissione radiofonica "Anche io sport" in in onda su Radio Rai 1: "Lotito? Non ha fatto nessuna pressione" …Ohibò!). 

Quali siano questa urgenza e questa forza maggiore alla faccia del rispetto del diritto, non solo sportivo, qualcuno un giorno o l'altro forse ce lo spiegherà…

Nel frattempo il presidente dell' associazione calciatori Tommasi ha proclamato lo stato di agitazione della categoria, ma non lo sciopero. E più di qualche capitano di squadre di Serie B si è subito dissociato.

Quindi è sicuro che i giocatori giocheranno, soprattutto per non urtare la suscettibilità di chi li paga…

L' unico ad avere le idee un po' più chiare in questo immane bordello provocato dall' endemico pressapochismo (per non dire di peggio…) dei vertici calcistici italiani è il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina che ha già dichiarato che l' elaborazione delle calendario della Serie C slitterà a dopo l'udienza del 7 settembre.

"Non ci sono le condizioni per cominciare";  questo il suo lapidario commento, che suona quasi come una sentenza di condanna per i massimi vertici della FIGC.

E la Ternana? 

E la Ternana, anzi il suo presidente Stefano Ranucci è in trincea con il kalashnikov puntato, pronto a far fuoco ad altezza d' uomo se non verrà rispettata la normativa.

Metaforicamente parlando, è ovvio.

Ma chi la vincerà questa grottesca partita che ha tutto a che fare il meno che con il calcio giocato?

Personalmente, ma spero caldamente di sbagliare, credo che il campionato partirà regolarmente a 19 squadre, con buona pace delle Fere  (leggi Serie C); ci sono troppe spinte "forti" per pensare che non finisca in questo modo…

La variabile è costituita da un' eventuale sentenza favorevole alla Ternana, con l'inserimento "iussu iudicis" di tre squadre denominate "x, y e z" nel tessuto di un campionato di serie B già iniziato e con un calendario tutto da riprogrammare.

Un gran "lupanare" insomma, tanto per restare in tema di "casini"… sempre in chiave allegorica.

Terza ipotesi, l'accoglimento del ricorso della Ternana, ma con la semplice condanna della FIGC al risarcimento dei danni.

Una vera e propria vittoria di Pirro.

In questa caotica situazione chi ci rimette, oltre ovviamente ai tifosi, è lo staff tecnico dei rossoverdi, a cominciare da Gigi De Canio e Danilo Pagni, senza dimenticare Paolo Tagliavento e tutti i giocatori, costretti come sono a mordere il freno nella spasmodica attesa di sapere a quale campionato la Ternana sarà destinata.

Ma, come già scrivevo nel mio ultimo editoriale, la "creatura" intanto cresce…E cresce bene!

Lasciando perdere la botta di Sassuolo (ne sa qualcosa pure la mia Inter…), la squadra sembra ben attrezzata per un campionato di vertice, almeno in terza serie.

Tra difficoltà veramente ardue da superare, al punto da far sembrare la salita dello Zoncolan una pedalata in collina, il binomio mister / direttore sportivo sta portando avanti una campagna acquisti di notevole spessore, con le Fere destinate a recitare il ruolo della "corazzata"; ovviamente se sarà serie C.

Certo, i campionati non si vincono sulla carta e soprattutto ad agosto…

Però tutto il bailamme scatenato dalla "pratica – ripescaggio", ha fatto passare in secondo piano un evento che a Terni non si verificava da secoli: ovvero un calciomercato non improvvisato all'ultimo minuto con saldi di fine stagione, ma programmato per tempo in maniera logica e costruttiva.

Non ci fosse stato tutto il caos di questi ultimi tempi, questo accadimento sarebbe stato salutato come un vero e proprio successo, tale da lenire, sia pure in misura modesta, la profonda ferita provocata dalla dolorosissima retrocessione dello scorso maggio.

Ma è provato che a Terni "semo nati pe' tribolà" e quindi l'allestimento in tempi relativamente brevi di una squadra che sembra essere veramente competitiva è finito col passare in secondo ordine rispetto al tormentone del ripescaggio.

Non ci rimane dunque da far altro che aspettare gli eventi.

L'importante, in ogni caso, è che la "nave" finalmente parta, quale che sia la sua destinazione…

Perché sinceramente non se ne può più!

Poi, per dirla alla Catalano, se sarà Serie B tanto meglio.

E se invece sarà Serie C…amen.

Perché è ora di passare finalmente al calcio giocato!