Per questa Ternana è un’occasione persa
Le due trasferte consecutive ci dovevano dire che tipo di campionato la Ternana avrebbe dovuto fare. Di sicuro importantissimo era non perdere, altrimenti la classifica sarebbe tornata subito difficile. Ma per quello che abbiamo visto in queste ultime partite, per la qualità dei giocatori e per come la squadra ha interpretato la gara la Ternana non solo avrebbe meritato di più, ma può puntare a qualcosa di meglio.
I playoff sono lì a portata di mano. Oggi vincere significava andare a quota 42, appaiare Reggina e Palermo, rimanere incollati al Parma e al Pisa (che ha perso in maniera non prevista). Oggi guardare ai playoff significa guardare ai dettagli, visti i tanti punti persi dalla Ternana durante questo campionato per tantissimi motivi.
Significa prendere il massimo da ogni circostanza, anche da quelle in cui magari non si merita fino in fondo. E visto come è andata oggi il rammarico è grande.
L’unico tiro in porta della Spal è stato su rigore. Un rigore causato da un’ingenuità di Cassata, pagata a carissimo prezzo. Un intervento praticamente involontario, ma impossibile da non vedere in tv. Il classico rigore da VAR insomma.
Poi la Ternana ha avuto praticamente tutta la partita per recuperare e dentro c’è stata tutta la Ternana di quest’anno. Una Ternana che prima ha faticato a reagire, poi che ha faticato a segnare. Una Ternana che si è appoggiata a Palumbo e Partipilo e che avrebbe potuto continuare a farlo se non ci fosse stata l’influenza di mezzo. Lucarelli ha preferito continuare a puntare su Falletti, che però anche oggi non è riuscito ad uscire dal suo guscio. E anche questi sono dettagli che fanno la differenza. Dettagli che sommati, uno all’altro, potevano portare la Ternana ai tre punti. Perché la prestazione, l’abbiamo vista tutti, c’è stata.
Soprattutto quando sono entrati i centravanti di ruolo: Favilli lì davanti (prima da solo poi con Donnarumma) ha dato profondità alla squadra, gli ha dato peso e una soluzione in più. Lucarelli aveva bisogno che entrassero gradualmente: da ora in poi ci sono e sappiamo di poterci contare.
Dettagli come i sistemi di gioco utilizzati durante la partita: la Ternana ci ha provato con 4 variazioni: 352, 433, 4231, 442. Grazie alla duttilità degli interpreti, alla varietà di giocatori in panchina. Ma non è servito. Ma una grande risorsa non deve però – in futuro – diventare un problema o un dettaglio in più da dover far incastrare di fronte a diverse opzioni.
E’ una Ternana che ancora non sa quello che sarà il suo futuro. Se in alto oppure se dovrà continuare a guardare in basso. Lo sappiamo noi però: perché per tutto quello che ha a disposizione questa squadra (e questa società) c’è ancora tutto lo spazio per poterli andare a riprendere. Basta stare attenti ai dettagli, appunto. E non avere paura di nessuno!