Petrone, un Kaiser per la Ternana? Può essere lui l’uomo giusto per le Fere

AAA Allenatore cercasi. Nel pieno della bufera che ha coinvolto in prima persona il presidente Zadotti, adesso la proprietà con il ds Vittorio Cozzella sta lavorando alla Ternana del futuro in un clima pieno di incertezze. Per questo servirà un condottiero di personalità, una figura che sappia tenere bene la squadra in mano in ogni momento. E tra i tantissimi profili spuntati in questi giorni e valutati dai piani alti di via Aleardi, un'idea decisamente apprezzabile potrebbe essere quella che porta a Mario Petrone.

Quarantadue anni, napoletano verace ma con la testa da tedesco: proprio personalità è una parola chiave per il metodo di lavoro di Petrone, protagonista di una stagione straordinaria alla guida dell'Ascoli che ha preso dalle macerie e lanciato in alto con un progetto perfetto, con il sogno che si è infranto solo sfortunatamente ai playoff dopo un'annata più che buona. Alle spalle, una carriera piena di esperienze tra gli inizi con Tempio, Nuorese poi Lumezzane, le due super tappe al San Marino (da sottolineare un playoff nel 2011/2012 e una promozione nel 2012/2013), prima anche un blitz a Malta (nel 2004) alla guida del Msida e poi la straordinaria annata al Bassano dove ha vinto il campionato di Seconda Divisione Lega Pro. Da lì poi la chiamata dell'Ascoli Picchio, altra esperienza che – come vi abbiamo raccontato – ha convinto tutti.

E adesso? L'addio di Petrone all'Ascoli è possibile, la Ternana si è informata. E questo profilo può essere ideale: Petrone sa puntare in alto, ha carattere da vendere, fa giocare in modo offensivo le sue squadre. Segni particolari: adora il 4-2-3-1 come modulo di riferimento, ali che spingono e squadra che sappia sempre gestirsi. Chi ci ha lavorato lo ha soprannominato Kaiser, non a caso: un sergente sì, ma che sa stare al livello dei suoi giocatori. Che lo hanno definito 'alla Mourinho' nel rapporto umano: vero, intenso, diretto, viscerale, i ragazzi sarebbero pronti a gettarsi nel fuoco per lui. Insomma, per la Ternana può essere l'uomo giusto. Perché non pensarci davvero e andare fino in fondo?