POCA SPESA = TANTA RESA … UN TIRO E TRE PUNTI IN CASCINA!!!

Raffaele MAIELLO ruba palla a centrocampo con un intervento in anticipo da perfetto difensore, la porta fino al limite dell’area avversaria da indomito incursore, dribbla un difensore avversario da esperto trequartista, e appena entrato in area scaglia un sinistro velenoso da consumato bomber che gonfia la rete bianco-azzurra.

TERNANA 1 – Pescara 0.

La partita è tutta qui, racchiusa in quei 10 secondi del 36esimo minuto dell’incontro, ma in fondo abbiamo visto la perfetta rappresentazione di tutti ruoli inscenata da un unico interprete.

Manca quello del portiere, osserverà qualcuno, ma in quanto la sfera con le mani può toccarla solo l’estremo difensore, ci aveva già pensato l’ottimo Alberto BRIGNOLI ad interpretare al meglio il ruolo di saracinesca, salvando la propria porta con due parate che lo confermano portiere ormai pronto al salto di categoria.

Un tiro, un gol, e tre punti in cascina!!!

Il gigante PELLIZZOLI, portiere abruzzese, non si sporca i guantoni per tutti i 93 minuti di gioco, ma torna a casa battuto da quella che può considerarsi “la perfetta azione  individuale”.

Partita modesta, messa in scena da due squadre che probabilmente, per motivi differenti, avevano una gran paura di perdere.

Le “sbavature” sul prato del Liberati non sono mancate neanche ieri sera,, al pari delle “distrazioni”, del "discutibile assetto tattico” e delle “sviste” arbitrali", ma questa volta contrariamente a ciò che avviene quando scende in campo la TERNANA, è l’avversario a pagare dazio a tutte le variabili, e a dire probabilmente addio ai sogni di gloria cullati fino alle ore 20,30 di uno strano giovedì calcistico.

Il Pescara, che si pensava potesse inscenare al Liberati tutta la voglia di spaccare il pianeta rossoverde presumibilmente incarnato dal suo tecnico, è parso poca cosa, anche in virtù di quelli che sono i nomi che compongono la sua rosa, ma in fondo se la partita è risultata modesta e sostanzialmente in stallo per tutta la sua durata, allora dobbiamo registrare che in fondo sono la voglia e la grinta degli interpreti a fare la differenza sui campi di calcio.

Il perugino COSMI ha cercato di scompaginare le carte in tavola schierando una formazione più veloce che fisica, probabilmente conoscendo molto bene la lentezza della linea difensiva rossoverde, ma non ha fatto i conti con un ritrovato FERRONETTI, e specialmente con Pasquale Lito FAZIO, il “Jolly” come amo chiamarlo io, che per l’ennesima volta ha dimostrato la sua grande abnegazione al lavoro, il suo tempismo, e la sua velocità, che ne fanno la classica figura del giocatore moderno al quale ogni allenatore dovrebbe non solo garantire lo spazio in squadra, ma utilizzarne la sua duttilità per poter cambiare volto alla partita nei momenti di bisogno.

Il Pescara nel secondo tempo usufruisce dei cambi a disposizione per provare ad appesantire il proprio reparto avanzato, ma la TERNANA, dopo il gol partita, gestisce bene gli sterili attacchi avversari, e pur arretrando disponendosi in campo più coperta, tenta qualche ripartenza che si perde però sulla trequarti avversaria.

Il colpo del KO, stavolta, viene onorato fino al triplice fischio, e seppur la prestazione non ha riscaldato gli infreddoliti tifosi giunti in 8.000 sugli spalti dello stadio amico, quei tre punti sognati dopo cinque gare senza vittorie hanno di nuovo acceso il fuoco della speranza per un finale di campionato senza troppi patemi d’animo.

Ci pensa però il buon Racioppa, speaker del Liberati, a far storcere il naso ai più timorosi, annunciando le contemporanee vittorie sia del Novara che del Cittadella …

È comunque andato agli archivi un altro turno di campionato, ed anche se le distanze restano invariate fra i rossoverdi e le inseguitrici, la TERNANA scavalca il Varese, e di giornate al termine di questo affannato torneo ne restano solo sette.

Una personalissima BUONA PASQUA a tutti, anche a Serse COSMI …

In settimana ha pronunciato parole di elogio per il “Ternanissimo” Omero ANDREANI e per l’indimenticabile Mimmo TOSCANO, per poi, a fine gara, dimostrarsi schietto come suo costume, ma molto meno fazioso di tanti altri “Signori” del calcio … Complimenti!