Prima Ternana: le basi sono buone ma servono scelte precise

Prima Ternana: le basi sono buone ma servono scelte precise

di Massimo Laureti 

Ci eravamo riproposti di non cadere nella trappola del giudizio immediato, alla prima uscita. Perché così come il calcio d’agosto resta ammantato da mille dubbi anche i giudizi rischiano di diventare dei pericolosi boomerang. Per cui niente di definitivo, soltanto prime sensazioni su una squadra che resta un cantiere aperto come dimostra l’arrivo dell’ex Perugia, Luperini, altro centrocampista di quantità e d’inserimento.

Proprio l’arrivo di Luperini, buon giocatore quello che abbiamo vincere il campionato a Palermo e meno visibile l’anno scorso per ragioni di contemporaneità di eventi tra Perugia e Ternana, ci apre ad una prima considerazione: la mancanza di una quota indispensabile (a nostro parere) di qualità in mezzo al campo. Lì dove nasce la manovra evidentemente ancora qualcosa che dovrebbe esserci non c’è. Scelta legata al motto “calcio pane e salame” espresso a più riprese da Lucarelli? O generata dalle difficoltà del mercato fatto spendendo il meno possibile? Capiremo più avanti anche se certe carenze sono evidenti con il solo Falletti deputato a inventare e dribblare. Doti che abbiamo intravisto in Distefano, Favasuli e Raimondo e che potrebbero diventare sostanza nel corso della stagione se ai ragazzi verrà data fiducia e lo spazio necessario per emergere. A proposito di giovani: niente male anche il centrocampista del Bologna Pyythia. Linfa utile per una Ternana che deve crescere. Ma se la Ternana ha perso qualche motivo dev’esserci stato visto che la Sampdoria non è parsa irresistibile. Motivo che non può essere ricondotto esclusivamente ad una direzione arbitrale modesta: sarebbe stupido e controproducente pensarlo.

La Ternana ha perso perché ha sbagliato più del Bologna soprattutto in fase difensiva. Riguardatevi il primo gol: libertà per l’imbucata di Verre, liscio di Favasuli e intervento scomposto di Celli punito col rigore. Secondo gol altra dormita avviata da Bogdan uscito fuori tempo fino a centrocampo e mancato intervento di Celli e Corrado su Depaoli. Ma sulla fascia sinistra la Ternana ha sofferto, tanto. La difesa ha ballato troppo spesso. E allora la domanda sorge spontanea. Perché Mantovani, Capuano e Sorensen sono rimasti in panchina? Non erano loro i titolari di un anno fa con l’aggiunta di Diakité? Di sicuro Lucarelli avrà avuto le proprie ragioni ma di fatto le scelte non hanno pagato. Come quelle di proporre Damian e Ferrante destinati certi al cambio di casacca. Scelte legate alle condizioni di forma dei due? Capiremo più avanti ma anche queste non hanno pagato.

Tante concause che hanno generato una sconfitta che non pesa più di tanto perché la Ternana sulla bilancia ha messo una buona tenuta fisica, una gran voglia di reagire alle avversità e qualche buona iniziativa, soprattutto quando in campo sono entrati i più giovani che, forse, hanno potuto giovarsi anche del calo degli avversari.

Luci e ombre quindi. Ombre sulle quali Lucarelli potrà lavorare come sulle luci per renderle più brillanti e continue nel corso della partita. Pensare a Favilli e Mantovani in forma dentro questa squadra apre già a qualcosa di diverso e migliore. Se poi dal mercato dovesse arrivare qualche altro puntello le chance di salvezza non potrebbero che aumentare.