Il calcio è bello perché si presta a migliaia di interpretazioni diverse; e poi è risaputo che in Italia siamo tutti esperti di questa affascinante materia.
Motivo per cui, anche io, modesto scribacchino di paese, mi sento in diritto di sparare qualche temeraria opinione non tanto sul calcio in generale, quanto sulla nostra amata Ternana e, in particolare, sul girone d'andata testé conclusosi.
Orbene, i rossoverdi hanno ottenuto 23 punti nella fase ascendente del campionato: troppo pochi per quelle che sono le reali potenzialità della squadra.
Inoltre, bissando lo stesso numero di punti anche nel girone di ritorno, non è detto che a quota 46 ci sia una salvezza sicura (obiettivo minimo della stagione).
Motivo per cui il comportamento dei rossoverdi è da definirsi almeno parzialmente deludente, ove si consideri il notevolissimo esborso economico sopportato dal Presidente Bandecchi per rafforzare la squadra e il valore della rosa.
Ma non basta.
Le Fere continuano imperterrite a beccare gol quasi sempre alla stessa maniera, ovvero lasciando puntualmente un avversario libero di prendere la mira e di segnare dal limite dell'area, senza che nessuno se ne preoccupi.
A questo "inconveniente" a tutt'oggi non è stato ancora posto rimedio alcuno.
La squadra inoltre stenta a trovare una sua identità ben definita, alternando spesso e volentieri comportamenti a dir poco contraddittori; ma quello che appare più evidente è la mancanza di "garra", di cattiveria agonistica, dote questa fondamentale in un campionato esasperato come quello di serie B.
In pratica la Ternana, per arrivare al gol (ma di gol ne ha fatti comunque parecchi) vive quasi esclusivamente delle iniziative personali dei suoi talenti migliori, ma quanto a gioco lascia spesso e volentieri a desiderare.
Certo è che anche il modulo adottato fin troppo pedissequamente da mister Lucarelli non aiuta.
L' insistere con un centrocampo fatto di due soli interditori, che il più delle volte finiscono con il trovarsi in inferiorità numerica con gli avversari, provoca spesso e volentieri autentici sconquassi difensivi.
Si renderebbe quindi necessario un cambiamento di modulo (almeno questo è il mio punto di vista), ma non sembra che il tecnico rossoverde sia particolarmente affascinato da questa prospettiva.
Comunque è certo che, dopo tutto un girone di andata, sarebbe auspicabile che questa squadra assumesse finalmente una fisionomia ben chiara, se possibile compatibile con un tipo di campionato nel quale stenta ad orientarsi, alternando qualche prestazione anche convincente, con altre assolutamente incolori.
Inoltre, se vogliamo, la stessa campagna acquisti portata avanti in estate non sembra essere stata il massimo della perfezione.
Tra giocatori inadatti alla categoria ed altri definiti autentici colpi di mercato che però non riescono a trovare la giusta collocazione, si può ragionevolmente concludere che il mercato sia stato completato a non più del 50/60%.
Urgerebbe di conseguenza una robusta iniezione di forze fresche in sede di mercato di riparazione, apparendo indispensabile l'acquisto di un centrocampista di qualità e di quantità (uno tipo Ezio Brevi o Romeo Papini tanto per intenderci) da mettere accanto possibilmente agli altri due centrocampisti, oltre che di un difensore centrale di stazza e di un attaccante centrale potente e che possibilmente veda la porta senza essere costretto a voltarle le spalle.
Ma questo, ovviamente, è un altro mio punto di vista…
Tutto male, dunque, quanto espresso dalle Fere fino a questo momento?
No assolutamente, ma è certo che questa squadra, che solo a tratti si è espressa sugli stessi livelli della passata stagione, ha delle potenzialità che finora non sono state sfruttate al massimo.
Colpa dell' allenatore?
Certo è che Lucarelli non è esente da responsabilità in proposito.
E con questo non mi sento di aver commesso un delitto di "lesa Maestà", visto l'atteggiamento quasi sempre "elogiativo a prescindere" adottato nei suoi confronti quasi all' unanimità, ma di aver semplicemente espresso un parere libero e disincantato come faccio da sempre.
Perché l' aver dilapidato un intero girone senza aver conferito una identità ben precisa alla propria squadra, adottando un modulo il più delle volte controproducente e regalando spesso e volentieri agli avversari gol su gol fatti con lo "stampone" senza porvi rimedio alcuno, non può non chiamare in causa il tecnico rossoverde.
Con questo non se ne richiede di sicuro la testa, ma è probabile che da qualche altra parte, visti gli investimenti effettuati in sede di calciomercato e il monte ingaggi tra i più sostanziosi della categoria, qualcuno ci avrebbe già pensato…
Ma non certo Bandecchi, che invece ha già da tempo provveduto ad prolungare il contratto al tecnico livornese.
La speranza a questo punto è che il girone di ritorno si apra innanzitutto con un confortante risultato da Brescia, per poi arrivare finalmente a quella "quadratura del cerchio" rossoverde che stiamo aspettando sin dalle primissime giornate del campionato, giungendo prima possibile ad una tranquilla salvezza e poi a tutto quello che può venire appresso, così come è sempre stato negli auspici e nelle convinzioni generali.
Per l' appunto: speranze e punti di vista…
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