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Punto guadagnato o due punti persi. La speranza è viva, la strada in salita

Ci ha provato la Ternana, su questo non c'è dubbio. È stata frenata sicuramente dalla scarsa mira dei suoi attaccanti. Dal terzo gol annullato per fuorigioco in 180 minuti (anche se dalle immagini sembra che Diakité sia davvero in fuorigioco). Da un Carpi che ha menato dal primo al novantesimo e che ha chiuso al meglio gli spazi alla Ternana. A caldo rimane l'amaro in bocca. Perché al di là dei pericoli corsi e delle parate di Aresti la squadra ha dato l'impressione di potercela fare. Ha sempre avuto la possibilità di arrivare al tiro.

È mancato qualcosa, quell'ultimo passaggio chiave, quella frazione di secondo (che alle volte si chiama fortuna) che ti permette di arrivare prima dell'avversario. Chissà forse il vento, forse la pressione, forse una giornata non sicuramente di grande vena per tutti gli attaccanti rossoverdi. Se in più ci metti anche che Petriccione non aveva lo spunto dei giorni migliori ecco spiegato lo zero sui gol fatti.

Sarebbe stato necessario vincere per essere tranquilli. Ora invece bisogna aspettare i risultati di Brescia e Vicenza. Che hanno partite difficili d'accordo ma che ancora devono giocare. La Ternana al momento ha guadagnato un punto. Ma deve sperare che almeno il Vicenza perda con il Verona. Per rimanere in possibilità sorpasso fra sette giorni. Fare la battaglia. Obiettivo minimo 4 punti in queste due partie: era meglio 3 stavolta e 1 alla prossima. Invertire l'ordine dovrebbe cambiar poco se non caricare la stagione su una partita sola.

Guardiamo il lato positivo: avremmo firmato per questo anticipo di playout un paiod i mesi fa. La salvezza è ancora possibile. Bisogna dare il massimo in questo prossimo mese, quello decisivo. In genere si dice che sono tutte finali e forse è proprio così.

Liverani avrebbe voluto festeggiare il suo compleanno con i tre punti in tasca. Gli attaccanti non sono riusciti a mettere la ciliegina sulla torta. Sarebbe stato davvero il miglior regalo un gol, i tre punti. E le occasioni ci sono state, nonostante una difesa del Carpi estremamente rocciosa e "cattiva".

Eccolo allora il lato positivo: la Ternana sa soffrire e anche nella sofferenza sa creare pericoli, sa rispondere colpo su colpo. Questo è quello che conta. La Ternana è viva e ci crede.

Ora occhio alla tv, dita incrociate e "all in" a Vicenza.

Redazione TernanaNews

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