Qualità, rabbia e orgoglio: così la Ternana può prendersi il derby

Qualità, rabbia e orgoglio: così la Ternana può prendersi il derby

Tifosi Ternana - Foto Ternana Calcio

La Ternana è chiamata all’ennesima prova di alto livello e Abate è certo che i suoi non deluderanno nemmeno in occasione della sfida con il Gubbio

“Nel calcio bisogna fare rumore con i risultati non con le chiacchiere” parole e musiche di Ignazio Abate. Questa è la frase del tecnico, in conferenza stampa, che più ci ha colpito. Perché fotografa al meglio il carattere, la personalità, il modo di vivere la professione di un allenatore giovane, alla prima esperienza nel calcio professionistico.

Un tecnico che sta raccogliendo consensi ovunque per aver plasmato rapidamente una squadra che dimostra in campo la propria personalità e che sa vincere. Tutti riconoscimenti che Abate trasferisce di solito ai propri giocatori: “perché troppo spesso ci si dimentica che in campo ci vanno loro, che sono loro i primi arbitri del loro e del nostro destino”.

Abate legatissimo alla propria squadra in un momento particolare della stagione. Arriva il confronto con il Gubbio: un derby anche se di portata inferiore a quello con il Perugia. Una straregionale che porta con se tanti temi scottanti. Una partita che potrebbe segnare la svolta nel campionato del Gubbio che rincorre un posto saldo nei play off.

Una partita che avrà un peso anche nella stagione della Ternana che dalle zone nobili non vuole uscire dopo esserci entrata a forza in virtù di un formidabile recupero sul Pescara che ha dettato il ritmo fino alla precedente giornata di campionato, quando la sconfitta con la Torres l’ha disarcionata da quel gradino più alto del podio che aveva monopolizzato per mezzo campionato.

I tre pareggi consecutivi infilati dalla Ternana propongono letture diverse anche se il comune denominatore porta alle difficoltà dei rossoverdi nel fare gol

Entella, Pescara e Pontedera. Tre pareggi, due senza gol, ma tre storie completamente diverse. Il recupero in dieci nella gara casalinga con i liguri, il dominio e le troppe occasioni sprecate in casa del Pescara e ancora, la partita dominata, i 26 tiri in porta contro il Pontedera che non hanno fruttato altro che 15 calci d’angolo, qualche bella parata del portiere avversario e le occasioni non concretizzate dai nostri.

Però in tutte e tre le partite la prestazione c’è stata. La Ternana avrebbe dovuto e potuto essere più concreta in zona gol ma sul piano della manovra non ha deluso, su quello dell’impegno, dell’applicazione mentale e tattica ha addirittura commosso. Ma non ha segnato e così il possibile allungo in vetta non c’è stato. Anzi, ora si trova a dover rincorrere l’Entella.

Anche contro il Gubbio Abate dovrà fare i conti con giocatori acciaccati e carenze strutturali che dovranno essere colmate intervenendo sul mercato

La formazione Abate non l’ha annunciata e neppure fatta intuire alla vigilia. Però è certo che si ritrova alle prese con un dubbio amletico. Cianci, la punta di riferimento, non sta benissimo. Il problema al polpaccio non gli consente di esprimersi al meglio. Ci sarà lui al centro dell’attacco oppure Ferrante? Giocherà la Ternana con il solito sistema oppure Abate sceglierà le due punte?

Interrogativi dettati dalla contingenza. Sul fronte mercato il tecnico ha parlato chiaro. Le risposte debbono arrivare dalla società. Il presidente ha dato la disponibilità in caso di richiesta del tecnico e del diesse Mammarella. Lecito aspettarsi qualche annuncio in settimana. Far passare troppo tempo potrebbe essere rischioso. Perché gli altri non aspettano e certi obiettivi potrebbero volare verso altre destinazioni.