Editoriale

Quello che Abate non dice

Forse finora non si sono fatti abbastanza complimenti ad Abate. Alla sua prima esperienza con i “grandi”, sta dimostrando di aver già bruciato le tappe. E non soltanto per i risultati che sono arrivati, ma per come sono arrivati.

Già essere primi non è scontato, ma esserlo in questa situazione facendo sembrare tutto semplice è ancora più significativo.

Questa squadra è certamente forte. Ed esperta. E già avere a che fare con un gruppo maturo potrebbe non essere semplice se vieni da un settore giovanile. Non solo è riuscito a farsi dare fiducia dai giocatori, ma ha anche raccolto la loro disponibilità al sacrificio. E’ questo che ha permesso alla Ternana di poter affrontare anche le difficoltà che sono arrivate mano mano durante la stagione. Sia in campo che fuori.

Saper comunicare in maniera credibile ai propri giocatori le proprie idee non è scontato. La capacità di accorciare i tempi di apprendimento è fondamentale per poter partire bene e poi prendere fiducia. La Ternana in estate era partita già con dei grandi punti interrogativi. E’ stato Capozucca a scegliere Abate ma tempo due settimane già non c’era più, e al suo posto è arrivato Foresti. Senza correre troppo e arrivare al cambio di proprietà (ma ci arriveremo) anche la costruzione della squadra ha vissuto momenti diversi. E’ stata di fatto completata nell’ultima settimana: durante il ritiro c’erano molti giovani e alcuni giocatori che poi hanno salutato. Non a caso la prima partita è stata l’unica persa. Scontato?

Da lì in poi un crescendo: risultati e fiducia sono andati avanti di pari passo. Così come la proposta del gioco. Abate non si è mai lamentato. Ha sempre parlato di lavoro. Non ha mai detto deve “ancora arrivare quello”, “affrontiamo la prossima con x assenti”. Scontato?

Stefano D’Alessandro presidente Ternana Calcio

Il cambio di proprietà non ha messo in difficoltà

Il passaggio di proprietà poteva mettere in difficoltà molti. Tanta confusione fuori dal campo: i pagamenti che non arrivavano di Guida, la trattativa con Mancini, l’arrivo dei fratelli D’Alessandro, poche ore prima della partita, l’addio di Foresti. La squadra si è isolata e ha continuato a vincere. Scontato?

Così arriviamo fino ad oggi. Il legame con Carlo Mammarella è solidissimo, fortificato anche dalle tante sollecitazioni esterne. Confronto continuo, schietto, proficuo. Se volete trovare Abate difficilmente è a casa: generalmente è allo stadio a preparare allenamenti e a studiare avversari. A trovare soluzioni. A Pescara la Ternana ha fatto una partita di grande autorità senza sette giocatori. Con l’Entella in inferiorità numerica per un’ora. Non sono improvvisazioni. Scontato?

Abate preferisce non dirlo apertamente, in conferenza stampa o nelle interviste. Non avete mai sentito lamentarsi delle assenze, dell’arbitro, del terreno di gioco, del tempo. Ha sempre fatto riferimento alla prestazione della squadra. E’ sempre rimasto contento o parzialmente soddisfatto se qualcosa non ha girato per il verso giusto. Cerca sempre di motivare la squadra. E’ concreto, arriva al punto. Pochi sofismi, molto campo. Scontato?

La Ternana, dopo un avvio di stagione turbolento, è prima in classifica (anche nonostante la penalizzazione). E deve ringraziare tutti, anche chi non fa più parte della società, per questo cammino. Ma più di tutti deve ringraziare la coppia Abate-Mammarella che nonostante la giovane età (anzi forse soprattutto per questo) è riusciti ad isolare la squadra, a coinvolgere tutti e a creare un gruppo davvero unito, che pensa al campo. No: ve lo diciamo non è scontato che succeda questo. Si parla tanto di programmazione, di sinergie, di progettualità nel mondo del calcio. Quest’anno (finora) alla Ternana non è stato possibile. E se i rossoverdi sono lassù in classifica lo devono alla chimica che si è formata fra squadra e staff, a quello che è successo in campo.

Ma ora le cose sono cambiate: e visto che si parla di futuro, di programmazione e di progettualità grazie al presidente D’Alessandro si può guardare anche oltre. Anche oltre quest’anno che speriamo possa concludersi nel migliore dei modi. La Ternana può davvero aprire un piccolo/grande ciclo: non lasciamoci sfuggire questi piccoli/grandi tesori!

Ternananews Redazione

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