Rabbia, alibi, e i 4 tenori che steccano: il campionato diventa di rincorsa
La rabbia ce l’abbiamo tutti dentro, ma dopo una partita del genere bisogna essere lucidi. Bisogna mettere da parte “io te l’avevo detto”. Perché qui c’è da capire per evitare di avere alibi o di buttare l’acqua sporca con tutto il bambino…
Ora tutti a dare addosso a De Canio. La squadra non ha gioco, la squadra non può più essere prima, De Canio non conosce la C. Bene. Nel frattempo questa squadra era sotto per 2-0 a causa almeno di un errore di uno dei beniamini della Ternana (Diakité) e avrebbe pure pareggiato se Vantaggiato non avesse preso il terzo (si avete letto bene) il terzo legno della partita. E poi se l’arbitro avesse fischiato il rigore su Giraudo avremmo forse pareggiato la gara (pali permettendo). Quindi ricapitolando la Ternana ha persa ma ha colpito due pali, ha sbagliato un calcio di rigore, ne avrebbe potuto tirare un altro e ci sono stati almeno 3 episodi in cui il portiere avversario ha fatto belle parate. Vi sembra una squadra in crisi? A noi no…
Si può giocar meglio certo, ma stavolta la Ternana è stata tradita dai suoi senatori. Sono loro che non sono riusciti a dare il meglio. E se è vero che finora erano loro che avevano tirato la carretta, stavolta forse non riuscivano più ad avere spunti. Né Lopez, né Vantaggiato, né tantomeno Marilungo o Diakité. E se steccano 4 di questo tenore è dura per tutti…
Inutile dire che sarebbe stato meglio il 433 (è evidente anche dalla prova dei fatti), inutile dire che c’erano giocatori in panchina più in palla di chi era in campo, perché De Canio non è pazzo né tantomeno scarso: in settimana li vede anche lui, non solo noi dagli spalti. E sicuramente ha fatto le sue considerazioni.
Ma attenzione però a non crearsi degli alibi: è vero che la Ternana avrebbe dovuto avere un rigore in più, ma rimaneva la sensazione di una partita buttata via. Bisogna riflettere sugli errori, capire dove poter migliorare. Ora inizia un campionato diverso per la Ternana, un campionato di rimonta. Ora i bonus si sono esauriti, non si può sbagliare più. Per quello che si è speso, per le ambizioni della piazza e della tifoseria, per l’organico a disposizione e per l’allenatore. La pressione è normale, non deve diventare troppa per i giocatori.
C’è tutto il tempo per recuperare ma non bisogna mai perdere di vista quello che non va. E non c’è bisogno che si faccia in pubblico: basta farlo nello spogliatoio, durante la settimana.
La Ternana ha ancora dei margini di miglioramento incredibili e se in una sera in cui steccano i 4 più “importanti” comunque sfiora il pareggio, forse, davvero, non servono proprio gli alibi. Ma capire dove sono gli errori, e comunque (giusto per eccesso di scrupolo) anche un esorcista…