Una sorpresa. Un’incredibile sorpresa. Proprio nella serata dei dolcetti o scherzetti, dei bambini che provano a spaventarti con la maschera di Dracula, di una streghetta, di un piccolo fantasma o di una mummia. Bandecchi, nella sera delle streghe, ha voluto sgombrare il campo da qualsiasi equivoco e togliere qualsiasi paura (se mai fosse esistita) al suo allenatore: Gallo ha la completa fiducia di tutti a partire proprio dalla proprietà.
Non è un momento banale per continuare questo connubio. Nel giro di 24 ore c’è stata una piccola grande rivoluzione in casa rossoverde. Sono i dettagli a fare la differenza, lo spieghiamo spesso. Nel momento in cui la Ternana frena, il capo fa sentire, pur senza apparire la sua voce. A 360 gradi. Prima, in accordo con Tagliavento, fissa gli obiettivi. Non abbassa la guardia, non dice di accontentarsi. Si prende spunto dalla squalifica di Leone per far caoire a tutto l’ambiente che la Ternana non molla, anzi rilancia. Proprio quando cominciava a serpeggiare qualche piccolo dubbio, il tavolo è sparecchiato. Dolcetto o scherzetto?
Poi, quando queste dichiarazioni sono state lette da qualcuno come una spada di Damocle sulla testa dell’allenatore ecco il secondo colpo di scena. Gallo nel mirino? Gallo deve fare di più? Ma Gallo lo mandano via se non fa risultato contro il Picerno? Ma Gallo cambia troppo, Gallo cambia poco, eh ma i cambi di Gallo, l’identità di Gallo, la faccia di Gallo. Gallo rinnova. Gallo prolunga. Gallo gode della fiducia incodizionata della società. E siccome a dirlo non ci si crede mai, lo si fa. Firma arrivata nel pomeriggio, non c’è stata neanche trattativa. Dolcetto o scherzetto?
Ora Gallo non può che essere carico. E se da una parte incassa la piena fiducia, senza alcuna remora da parte della società, dall’altra si carica di responsabilità. Se ha firmato il giorno dopo che la società ha per la prima volta manifestato in maniera aperta la propria ambizione, significa che condivide a pieno questo tipo di visione. Significa che tutto quello che si sono detti nel confronto (presidenza-dirigenza e dirigenza-staff) è ampiamento condiviso e condivisibile. Che c’è una strada.
Bandecchi nel giro di 24 ore alza l’asticella e porta con sé i suoi uomini. Senza apparire mai, sempre in secondo piano. Tagliavento ha tracciato la strada, Gallo ha deciso di imboccarla e la sua scadenza raggiunge quella del ds Leone, che questa squadra l’ha costruita convinto di poter lottare fino alla fine.
Tutti allineati, tutti sulla stessa barca, quella rossoverde. Necessario portarla ora dove tutti vogliono. Tifosi in testa. Giocarsela fino alla fine. E come ha alzato l’asticella la dirigenza, ora dovrà superare i propri limiti anche la squadra. Lo dovrà fare in primis insieme al proprio allenatore, più saldo che mai.
Dolcetto o scherzetto?
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