Ripescaggio si, no, forse. Graduatorie irreperibili e silenzi assordanti

Non ci piace calcare la mano, esasperare i toni o seminare insoddisfazione e malcontento, purtroppo però a volte si rende necessario alzare un po' la voce, farsi sentire per recapitare un messaggio, soprattutto quando in ballo c'è il futuro. Il calcio, amiamo ricordarlo (e ricordarcelo), è un bellissimo gioco, eppure anche le cose divertenti esigono e hanno delle regole e delle linee guida, per fare in modo che tutti si divertano e sappiano cosa aspettarsi, rischi e risvolti positivi, oneri e onori. Il pallone, per i più nostalgici, non fa eccezione; o meglio, non dovrebbe fare eccezione. Già, perchè in questi ultimi due mesi tutto ci è sembrato, tranne che le regole siano state rispettate. 

E' impensabile che a metà luglio nessuno sappia cosa sarà del futuro di squadre, società e campionati! A ritiri di fatto ormai iniziati, non dovrebbe essere ammesso che esistano proprietà in bilico, stipendi non pagati, contributi non versati, squadre appese al filo fra il fallimento e il salvataggio. Non dovrebbero esistere situazioni del genere perchè le varie leghe e la federazione sono organi creati appositamente per vigilare e tutelare gli interessi di tutti, e non per chiudere un occhio qua e la fino a che, dopo averli chiusi entrambi, non ci si rende conto che la situazione è troppo degenerata ormai. E allora ecco processi, società lasciate allo sbaraglio, debiti faraonici che sembrano impossibili da risanare, tifoserie in piazza per riprendersi la dignità perduta e decisioni prese in fretta e furia, che non solo non fanno altro che mettere una pezza su uno strappo irriducibile, ma vanno a danneggiare altre squadre e altre società. Che a metà luglio non si sappia se, in caso delle ormai famigerate vacanze d'organico, ci saranno o meno i benedetti ripescaggi, e che ancor peggio non si sappia ancora quale sia la classifica delle squadre che ambiscono alla cadetteria, graduatoria che la Figc custodisce gelosamente, sembra una situazione grottesca. Per un calcio che parla di rispetto, trasparenza e di riforme, certamente la situazione che si è ormai palesata non è affatto una bella pubblicità, e a pagarne le conseguenze sono società sane e i tifosi, gli stessi che chiedono chiarezza. Tutte queste cose le diciamo perchè una delle papabili per il ripescaggio potrebbe essere la Ternana? Può essere, pur consapevoli che alla fine potrebbe arrivare la beffa targata Siena a superare i rossoverdi. Ne parliamo perchè la Lega di B ha proposto il blocco dei ripescaggi? Sicuramente, perchè sembra incredibile che la Figc dirami i criteri per entrare in graduatoria e poi, dopo un mese, possa pensare di bloccare tutto, chiunque possa beneficiarne. 

Quello che ci viene da chiedere, in fondo, non è esagerato: che si sappia, che si parli, che si decida cosa fare, anche per sbloccare definitivamente il mercato di chi, come la Ternana, sta aspettando di sapere di che morte dovrà morire.