Salvezza mai cosi vicina

Ormai è andata. Inutile stare a rimuginarci sopra. E’ vero: la Ternana ha perso a Genova contro la Sampdoria, e pure male. Mai le Fere in questa stagione avevano preso tanti gol. Ma lasciarsi trasportare dal pessimismo sarebbe non solo inutile ma anche controproducente. Perché la Ternana può e deve ancora crederci. Non a salvare la pelle ma a salvarsi proprio.

Sembra ridicolo dirlo dopo la peggior sconfitta stagionale, ma la salvezza non è mai stata così vicina. Cosenza a 2 punti (con scontri diretti a favore), Bari a 3. Modena e Sudtirol, prossime avversarie della Ternana a 6. 

Mancano 7 partite e crederci è il prerequisito fondamentale per affrontare le ultime sette partite di campionato e in particolare quella di sabato quando al “Libero Liberati” arriva proprio il Modena.

Il futuro della Ternana è nelle proprie mani, nei propri piedi e soprattutto nella testa di Capuano e compagni. 

Vincere sabato con il Modena non solo farebbe piombare gli emiliani in crisi vera (dopo le voci di liti che si sono rincorse durante questa settimana) e li avvicinerebbe in classifica ma disegnerebbe uno scenario completamente diverso da quello di oggi. 

La Ternana potrebbe ritrovarsi a pari punti con il Bari e scavalcare uno fra Cosenza e Spezia (o magari entrambe). Potrebbe magari anche staccare la terz’ultima in classifica. La condizione naturalmente è vincere al Liberati, e poi guardare la classifica soltanto al 90esimo.

Anzi non guardarla affatto e cominciare a fare risultato a mente sgombra e leggera, senza guardare neanche troppo gli avversari. Sia quelli di oggi che quelli di domani. I rossoverdi è come se si specchiassero: prima Palumbo e Corrado, poi Falletti, infine Paghera. Contro la propria storia per ridare una speranza per il futuro.

Ma un passo alla volta questa Ternana ha dimostrato di saper risalire dal fondo. Mancano ancora alcuni passi decisivi e mai la Ternana ha avuto la possibilità di crederci così tanto. E il bello è che dipende solo da noi… Le paure facciamole venire agli altri: al Bari che non pensava mai di essere in queste posizioni di classifica e neanche con la cura Iachini è riuscito a rimettersi veramente in sesto. Al Modena che all’inizio dell’anno ha avuto ambizioni ben più alte della Ternana e che ha sempre veleggiato in zona playoff. Al Cosenza che sembra in caduta libera e che neanche dopo il cambio di panchina è riuscita a porre un freno. Basta poco per risollevarsi anche moralmente. Guardate il Pisa o la Reggiana (che hanno sempre avuto più punti della Ternana) ora dove si trovano. 

Può succedere, deve succedere: succederà.