Traguardo raggiunto anche se un paio di punti ancora renderebbero tutto più certo. Però, visto come stanno le cose, la sensazione forte è che anche i 48 punti attuali sarebbero sufficienti alla Ternana per garantirsi un'altra stagione in serie B.
La domanda quindi cambia. Non più quella legata all’esito della stagione bensì quella ancor più importante riferita al futuro di questa squadra e della società che la gestisce. Che Ternana sarà la prossima? Domanda rivolta a Simone Longarini insieme ad un’altra ancor più diretta: ma che fine hai fatto caro presidente o amministratore che dir si voglia? Dalla sconfitta di Ascoli nessuno l’ha più visto da queste parti, almeno allo stadio. Nessuno ha più saputo scrutare nei suoi pensieri. Ma sono proprio quei pensieri che interessano una città intera perché il futuro della Ternana passa inevitabilmente attraverso le elaborazioni dei Longarini. Sarà confermato e ribadito il progetto annunciato l’estate scorsa, ovvero, blocco squadra da confermare con innesti mirati per migliorarlo? Oppure ci sarà il consueto ribaltone? Nessuno sa niente, nemmeno quelli che vivono con lo stipendio della Ternana, che siano a scadenza di contratto o no. Insomma oggi è lecito chiedere a Simone Longarini di diradare le nubi che si sono addensate sul cielo rossoverde, di rispondere alle mille indiscrezioni che inevitabilmente nascono quando non c’è chiarezza. Quelle che vogliono la Ternana venduta o sul punto di esserlo, quelle che immaginano un cambio di responsabilità, in chiave rossoverde, all’interno della famiglia Longarini. E quelle altre che vedono il buon Larini a guidare il carro nonostante lui, a dispetto delle frequenti visite (era anche a Como) sostiene di non aver ancora deciso.
Potremmo andare avanti ancora per molto perché di quesiti da sciogliere ce ne sono a decine. Chiarezza quindi, in tempi rapidi: questo chiede una piazza che della confusione e dei misteri non ne può proprio più. Eppoi ci si domanda perché le presenze al Liberati sono in calo costante. Il fenomeno non è legato esclusivamente ai risultati della squadra visto che nemmeno dopo tre vittorie e un pari sono lievitati i numeri del Liberati. Il fenomeno è legato fortemente allo scollamento tra la Ternana e la città, accentuato da dicembre in poi proprio in virtù delle assenze dell’amministratore che tra qualche fumogeno, frasi ad effetto e scelte importanti aveva comunque risvegliato un pizzico di passione in tanti tifosi demoralizzati. Sta a lui quindi la prima mossa, quella più importante. E se sarà una mossa giusta, illustrata e spiegata, potrà essere anche condivisa: il primo passo verso quella rinascita attesa inutilmente da tanti anni a questa parte.
Ultime considerazioni: la serie B era e resta un traguardo formidabile per il calcio ternano e averla a disposizione anche per la prossima stagione non può che rendere tutti estremamente felici. Un’altra ancora: Felipe Avenatti novello sposo segna il gol della salvezza al culmine di una stagione per lui da dimenticare. Sembra la trama di una soap opera di successo. Speriamo diventi l’inizio di un film da godere.
Un’ultima relativa alla squadra: a salvezza acquisita cercate di divertirvi in campo nelle ultime tre uscite per lasciare un’immagine positiva. Lasciarsi andare sarebbe un mezzo suicidio.
Alla prossima.
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