E' una notizia fresca fresca, quella che vede coinvolto il Sassuolo e, più nel particolare, l'ex rossoverde Antonino Ragusa: i neroverdi lo tesserano dopo la chiusura delle liste della Serie A, lo mandano in campo nella vittoria contro il Pescara, la Lega di A dice di non aver ricevuto l'aggiornamento della lista dal Sassuolo stesso (quindi Ragusa non avrebbe potuto scendere in campo), e infligge agli emiliani la sconfitta a tavolino, per 3-0. In Serie A, dunque, un errore nella compilazione della lista dei giocatori vale tre punti, a prescindere da quale sia il risultato del campo; in Serie A, però.
In Serie B, invece, una società in difficoltà e in vendita, i cui giocatori non si presentano per la prima di campionato, che non si allena da almeno due settimane, vale soltanto il rinvio dell'incontro, per dei criteri di straordinarietà che non sono tuttora ben chiari. Nella massima serie una svista vale una sconfitta a tavolino, in cadetteria nemmeno aver disatteso gli impegni di un campionato al quale ci si è iscritti ormai da mesi la vale, si preferisce rischiare di inficiare l'andamento di una stagione. E se il Pisa non dovesse riuscire ad allenarsi nemmeno questa settimana? Se la proprietà non passasse di mano? La soluzione sarebbe continuare a rinviare?
In Serie A la mancanza di un nome nella lista vale tre punti, in Serie B la mancata presentazione di una squadra appena uno slittamento.
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