Scusi Mister se non ci credevo…
Sono tra coloro che hanno storto il naso quando la proprietà ha annunciato l' ingaggio di Roberto Breda al posto del "dimissionato" Toscano..
Riconosco che ho faticato assai a metabolizzare la sua entrata sulla scena rossoverde, un po' per via dei suoi trascorsi non entusiasmanti (Latina a parte), un po' perché lo ritenevo un prodotto targato Ascoli Piceno o zone limitrofe, un po' perché il suo modo di porsi non mi sembrava particolarmente accattivante.
Poi, per di più, c'è scappata pure la sconfitta (immeritata) nel derby e quindi ad un certo punto non avrei visto nemmeno tanto male il suo esonero, a parte la convinzione che con l' eventuale successore (Giorgini? Domenichini? Giordano?) sarebbe andata a finire pure peggio.
E invece, piano piano, il tecnico trevigiano ha cominciato a guadagnare terreno nella mia personale considerazione (di tifoso e di "giornalaro") ed anche nei confronti della gente rossoverde.
Dapprima la curiosa altalena di risultati maturati fino alla fine del girone d' andata (una vittoria, una sconfitta e così via…) ha aiutato la Ternana targata Breda ad allontanarsi da quel mortificante ultimo posto scaturito nelle prime 5 giornate di campionato, fino a raggiungere una quota sufficiente per tenere i play-out ad un minimo a distanza.
Poi, dopo una campagna acquisti invernale veramente "sontuosa" (…), è iniziato il girone di ritorno; e qui soccorrono i numeri.
Prime 5 partite del girone di andata: un punto.
Prime 5 partite del girone di ritorno: nove punti.
Come dire che se la Ternana avesse iniziato con lui il campionato, oggi le Fere si troverebbero in piena zona play-off.
Certo: manca la riprova e non è detto che le cose sarebbero andate proprio così; ma resta il fatto che i numeri sono numeri e, come tali, sono incontrovertibili.
Aggiungo che il "nostro" ha faticato non poco a trovare la quadra dello spogliatoio, causa una rosa allestita dall' ottimo Guglielmo Acri in una ventina di giorni appena (come inveterato costume del Palazzo) e quindi scarsamente amalgamata; ha poi dovuto fare i conti con una serie importante di infortuni e squalifiche, ha dovuto subire sulla pelle gli umori "uterini" della Dirigenza, si è visto affiancare successivamente personaggi di supporto a dir poco "ectoplasmatici" e, "dulcis in fundo", si è ritrovato pure con un titolare in meno (almeno nelle ultime partite. Masi) e con due rincalzi del tutto inutili, uno dei quali la fotocopia di almeno altri tre o quattro giocatori della rosa e l' altro in officina riparazioni da una vita, quando tutti, verosimilmente lui compreso, reclamavano a gran voce un attaccante centrale ed un esterno sinistro alternativo a Vitale…
Ciononostante la Ternana, pur non entusiasmando in trasferta, dove non si segna dal 4 dicembre (gol di Palumbo a Vercelli), ha inanellato una serie impressionante di risultati casalinghi positivi (5 vittorie e un pareggio nelle 6 ultime partite), appaiando in questo trend addirittura lo schiacciasassi Cagliari e si è assestata attualmente in una comoda posizione di centro classifica.
Ma quello che è più importante è che è riuscito a restituire al Liberati il ruolo di fortino inviolabile, dopo che nel corso della passata stagione (e anche all' inizio della presente) il nostro stadio era stato ripetutamente violato da porci e cani (e sempre con il massimo rispetto per queste simpatiche bestione…).
Ma non basta.
L' episodio che è risultato poi determinante ai fini del mio ripensamento è scaturito all' indomani dell' assurdo "calcicidio" perpetrato dai Signori di Via Aleardi ai danni del povero Alberto Masi, quando Roberto Breda ha avuto il coraggio di schierarsi apertamente a fianco del suo giocatore, sacrificato dai Signori di Via Aleardi (Pg…) sull' altare delle loro incomprensibili, illogiche e talvolta inumane decisioni.
Ciò gli fa onore, anche se sono convinto che questa sua scelta alla fine gli si potrebbe ritorcere contro, visto che quella è gente che non ammette sgarri dai propri dipendenti…
Figuriamoci poi dopo il dirottamento in tribuna sabato scorso del neo acquisto Troianiello (come dire: "ma che ci faccio con questo pur bravo giocatore…?").
Anche il suo modo di approcciare i media, giudicato all' inizio freddo e scostante, è stato poi rivisitato in chiave positiva, visto che il tecnico rossoverde ora appare sempre chiaro, pacato ed esaustivo nelle sue dichiarazioni, dando oltretutto del "lei" a tutti gli operatori dell' informazione e tenendo quindi doverosamente le distanze dalla stampa più o meno accreditata come si conviene ad un vero professionista, senza andare a caccia di "ruffianate" come qualcun altro faceva.
Ora mi si dirà sicuramente:
" Ecco il solito inversionista dell' ultima ora! Facile salire sul carro dei vincitori a cose fatte o quasi…"
A parte che ancora non abbiamo centrato niente (nemmeno una salvezza sicura), vale in ogni caso la pena di ricordare a chi la pensasse in questo modo che, come sostenuto da James Russell Lowell ( poeta, critico letterario e diplomatico statunitense, non a caso incluso nella lista di personaggi della Hall of Fame for Great Americans), "solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione"…
E siccome non mi ritengo uno stupido e, grazie a Dio, non sono ancora morto, il mio esercizio di "pentimento" è giusto, logico e doveroso.
Allora è tutto oro quello che riluce?
Beh…non completamente.
Per esempio, certe sue scelte tecniche ancora non appaiono convincenti; certe sue letture in corso d' opera lasciano un po' perplessi, anche se ultimamente il modulo utilizzato in partita appare il più idoneo a garantire risultato, gol e anche spettacolo; almeno in casa, perchè in trasferta bisognerebbe fare qualcosa di meglio.
Anche alcune sue "rinunce" appaiono incomprensibili e di difficile digestione (Palumbo e Valjent su tutti).
Ma, in conclusione, credo proprio che la Ternana Calcio (ovvero Acri?) almeno con la scelta dell' allenatore per una volta c' abbia azzeccato.
Voglio augurare in conclusione a Roberto Breda e ai tutti i suoi giocatori le migliori fortune, calcistiche e non.
Sappia il tecnico delle Fere che quei pochi tifosi che ancora hanno voglia di andare al Liberati sono tutti con lui e con la squadra e li sosterranno fino alla fine con passione ed entusiasmo.
Che se poi dovesse arrivare anche quel filotto di risultati positivi tanto agognato e, soprattutto, la "vendetta" (sportiva) per il furto perugino subito all' andata, chissà che allo stadio non si riveda almeno una parte di quella "maggioranza silenziosa" che oggi diserta gli spalti del Liberati, anche e soprattutto per colpa di chi sappiamo…
In bocca al lupo, Mister!
E scusi il mio iniziale scetticismo…