Segnali di risveglio: le Fere sanno rimontare. E guardate i numeri: ecco dove soffre la Ternana

 

Un punto di questi tempi non si butta via. Anche se per uscire dalla crisi ne servirebbero tre, meglio accontentarsi. Anche di una Ternana dignitosa che ha giocato alla pari dei suoi avversari, avendo probabilmente più occasioni (e sicuramente le migliori). E che ha avuto la forza, finalmente, di reagire.

Se l’era vista brutta anche stavolta la Ternana. Quando l’improvvido intervento di Diakité aveva regalato al Rimini il rigore (il settimo che i rossoverdi hanno concesso agli avversari in stagione…) in molti avevamo pensato che la Ternana non ce l’avrebbe fatta. E per un po’ (almeno 10 minuti) il contraccolpo psicologico i rossoverdi lo hanno subito. Poi si sono riaccesi ed è arrivata prima l’occasione di Vantaggiato e poi il colpo di testa di Diakité. E questa è certamente una buona notizia: la Ternana almeno reagisce.

Ha tenuto il campo, ha creato un paio di occasioni importanti (una con Furlan, l’altra con Pobega) un paio di cross interessanti. Nulla di trascendentale per carità, ma almeno non il vuoto cosmico visto nelle ultime prestazioni.

Quello che invece non ci abbandona mai è la mancanza di concentrazione, soprattutto in fase difensiva. Oggi la croce è sulle spalle di Diakité (non nuovo a questo tipo di cali), ma è il campionato della Ternana ad esserne costellato. Soprattutto dall’inizio della crisi in poi. A testimonianza che la componente testa non può essere sottovalutata. Sono numeri quelli che vi portiamo:

– 7 rigori concessi (compresa la Coppa Italia) e tutti da fischiare: 2 procurati da Bergamelli, 2 Diakité (compreso questo), 1 a testa Lopez, Iannarilli e Gasparetto.

– 6 errori clamorosi che hanno portato al gol avversario: il gol da centrocampo a Bergamo contro l’Albinoleffe, l'autogol di Fazio con la Virtus Vencomp, l’errore di Lopez a Salò, l’errore di Iannarilli e Hristov contro la Giana Erminio a casa, errore di Diakité a Bolzano

– 4 errori (non certo clamorosi ma gol in cui c’è un’evidente responsabilità) che hanno portato al gol avversario: Fazio contro la Triestina e contro il Ravenna (per il 2-0), Gagno il primo a Bergamo e Diakité contro la Feralpi Salò

Sono 17 gol evitabili. Vogliamo levare gli “errori” perché possiamo concedere a chiunque la possibilità di sbagliare? E vogliamo levare anche la metà dei rigori (3) perché anche quelli comunque sono “inevitabili”? Sono 10 gol evitabili. 10. E 10 sono tanti, tantissimi.

A questo aggiungete altri numeri. Ovvero 4 gol presi nei primi 5 minuti (Albinoleffe, Vis Pesaro, Ravenna e SudTirol) a cui va aggiunto quello contro la Triestina arrivato al primo minuto del primo tepmo e 2 presi nel recupero, entrambi decisivi (Ravenna e Fano): anche qui la concentrazione (e quindi la testa) sembra essere un leit motiv del comportamento difensivo rossoverde.

Ecco quindi dove deve lavorare la squadra. Un passo alla volta. Già non prendere gol sarebbe una grande iniezione di fiducia. Porterebbe serenità. E porterebbe punti.

Stavolta il colpo di testa di Diakité ci ha salvato. Stavolta avremmo preferito che non fosse stato costretto a farlo…