Sembra tutto andare a rotoli. Sembra però
Bandecchi lascia, la Ternana sta per essere venduta a Guida, cessione di Partipilo e Di Tacchio (queste le ufficiali: poi ci sono tanti altri giocatori richiesti sul mercato), rescissione di Andreazzoli, 7 luglio senza allenatore.
Vista da qui la situazione della Ternana è un disastro. A cui va aggiunto il nome di Ferrero, figura certamente divisiva, almeno quanto Bandecchi, se non di più.
Tanto vale non iscriversi, una stagione di sofferenze, destino segnato.
Questo è il mood che si respira in città ed è anche scontato che sia questo. Nel giro di pochi mesi si è completamente capovolto il mondo rossoverde. E l’accelerata c’è stata soprattutto nelle ultime settimane, negli ultimi giorni.
I punti cardinali a cui i tifosi si erano abituati non ci sono più, sono stati stravolti. E quindi è normale che si viva questa incertezza. A fare un po’ di chiarezza in questo momento ci ha pensato il direttore sportivo Leone.
TERNANA, ROTTO IL SILENZIO, PARLA LEONE
Parole, certo. Ma che comunque squarciano una coltre di silenzio che era piombata in casa Ternana. Proviamo allora a guardare attraverso questo spazio. E’ ovvio che bisogna aspettare i fatti. E che i fatti finora vanno tutti in una direzione.
Ma possiamo davvero pensare che stia andando tutto in aria proprio alla vigilia della stagione. C’è un passaggio dell’intervista che fa riferimento al trasloco: chi lo ha fatto sa quello che si prova. Sembra tutto insormontabile.
Non c’è stato nessun passaggio di società che non abbia avuto scossoni, prima o poi. O che non abbia incontrato difficoltà. Dalla A alla C. E’ naturale che si cambi allenatore (o direttore), è naturale che si cambino giocatori o che si cambi impostazione.
Meno naturale che non parlino i nuovi, questo sì. Ma il problema in questo caso è che la cessione è stata celebrata mediaticamente prima ancora che formalmente, per le note questioni di incompatibilità. Tutto in fretta, tutto subito. E questo comporta dei disequilibri, forti. I nuovi a che titolo parlerebbero ora? Come presunti compratori? E poi non è detto che non lo facciano.
La speranza è che tutto si possa condurre a una sorta di normalità. Che arrivi un allenatore nel più breve tempo possibile e che si inizi a parlare di calcio e di calciomercato. Piuttosto che di quote e di dimissioni. Di ipotesi e di cordate.
Ci auguriamo che dopo Leone parli anche Guida. Anche solo due parole per capire quale sia la sua idea. Sempre e solo parole, ma alle volte servono anche quelle.
Poi sarà il turno dei fatti. Degli acquisti, delle scelte, del campo. Con quelli la nuova proprietà dovrà convincere piazza e tifoseria. Con quelli Bandecchi potrà dire: “che vi avevo detto, siete in buone mani”.
In attesa dei fatti però che qualcuno dei nuovi prenda in mano la situazione.