Si sta come d’autunno…
Certo la vita del soldato in trincea è cosa ben diversa e ben più tragica ma, in un momento tanto delicato per i rossoverdi (sempre con le dovute proporzioni, ci mancherebbe altro), in quei militari incerti sul proprio futuro noi ci ritroviamo un po' la Ternana e i suoi tifosi, stanchi, sporchi e spaventati da quello che potrà succedere d'ora in avanti.
Perchè anche in casa rossoverde e in tutto l'ambiente che la circonda, "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie", perchè il punto conquistato al Liberati dà nuova speranza, è vero, eppure la classifica rimane lì, impietosa a farsi guardare e dice che no, la Ternana non è fuori pericolo, che dovrà affrontare sfide difficili e faticose, che mostra ancora dei limiti che potrebbero essere fatali così come potrebbero essere superati in breve tempo, con un episodio, con un pizzico di fortuna. L'incertezza che regna, quella sorta di limbo in cui la squadra si trova e che la inghiotte, spesso la paralizza quasi, e dal quale non si riesce a capire come si possa uscirne, è quello il male di questa stagione: partire con un obiettivo oggettivamente alla portata e scoprire, strada facendo, che non è niente facile e che tutto sfugge dalle mani, quello è il vero limbo. E allora, proprio come i soldati in trincea, proprio come Ungaretti, ecco che la Ternana e i suoi devono tirarsi su le maniche, vivere alla giornata, cercare di sopravvivere fino a che tutto non sarà finito, fino a che non arrivi quel qualcosa che possa farti capire che la guerra è cosa vecchia, che il pericolo è scampato, vivere afferrando tutto quello che si può, pur nel timore di non riuscirci, di doversi arrendere. E nel calcio più che mai, è cosa nota, basta un nulla per rendersi conto di essere più forti di quel che appare, di quel che ci si è convinti di essere, basta un episodio a girare una stagione, a ridare fiducia e la spinta per andare: come è sufficiente un niente per soccombere, lo è per tornare a respirare. E allora sarà pur vero che "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie", che siamo tutti soldati, ma lo è altrettanto che basta una piccola scintilla perchè torni la primavera che possa farci dire "m'illumino d'immenso".