"… Specchio, specchio delle mie brame…"
.."Chi è la più bella del reame…"?
"Ma sei tu, mia Ternana" !
E su questo penso che ci sia poco da discutere, perché se lo dice lo specchio magico possiamo stare tranquilli…
Almeno per quello che si riferisce a quanto visto in queste prime giornate di campionato.
E poteva andare pure meglio!
Come non ricordare a tal proposito la "non partita" disputata alla prima contro la Viterbese o le parate decisive del portiere del Palermo o il gol del pareggio della Casertana incassato a tempo scaduto?
Va bene: Bari, Teramo, Turris e Avellino dovranno pure disputare qualche partita di recupero e quindi il primo posto in classifica delle Fere potrebbe essere del tutto effimero.
Ma quando parlo di "bellezza"non mi riferisco alla classifica, bensì al gioco espresso dai rossoverdi.
Un calcio che non ha assolutamente rivali nell' intero palcoscenico professionistico italiano, se non paragonandolo (fatte le dovute proporzioni) a quello dell'Atalanta di Gasperini o a quello del Sassuolo di De Zerbi.
Guarda caso due squadre che stanno andando per la maggiore nel campionato di serie A italiano.
Senza contare il numero delle reti realizzate dai rossoverdi (19), cifra di assoluto rilievo addirittura a livello europeo.
Con questo non è che ci si debba esaltare più di tanto, perché il cammino è ancora lungo e tremendamente complicato.
Però, nello stesso tempo, è anche giusto riconoscere che ci stiamo divertendo da matti a vedere giocare la Ternana.
E questo non accadeva da anni.
In effetti, l'unico termine di paragone valido è quello con la squadra allenata da Mario Beretta, in quello straordinario e nel contempo maledetto campionato 2002-2003, finito poi come tutti sappiamo dopo l'avvento di certi indimenticabili "dirigenti" alla guida della società rossoverde.
Ma quella Ternana giocava in serie B ed era composta da giocatori stratosferici come Riccardo Zampagna, Houssine Kharja e soprattutto Luis Antonio Jimenez, tanto per citarne solo qualcuno.
Perché poi, scendendo in Serie C, si fa veramente fatica ad individuare validi elementi di raffronto con la squadra attualmente allenata da Cristiano Lucarelli.
Forse qualche partita con il "Cinghiale" Tobia in panchina (ovviamente parlo di serie C1), sicuramente più di qualche partita con il "Cannibale" Toscano e con Gigi Del Neri.
Quanto alla epica Ternana del compianto Roberto Clagluna, che stravinse il campionato 1991-92, tutto si può dire meno che faceva spettacolo; in effetti quella squadra, che incassò la miseria 13 gol in 34 partite, realizzandone però solo 24, di sicuro non si può dire che offrisse ai tifosi calcio champagne (a parte la formidabile ubriacatura generale al gol di "Derbylio" contro i cuginetti perugini…).
Ma in tutti questi casi erano altri tempi.
Ed erano tutte formazioni che, comunque, privilegiavano soprattutto la fase difensiva.
Ma la Ternana di Lucarelli, no.
Questa è una squadra che attacca sempre, che deve attaccare sempre, perché se non lo fa rischia qualcosa.
Ed è un undici che sta sciorinando veramente calcio spettacolo!
Durerà?
Facile citare Alessandro Manzoni e il suo celeberrimo "ai posteri l'ardua sentenza"…
Intanto, però, limitiamoci a gustare le prestazioni di questi ragazzi e a campare alla giornata, partita dopo partita, anche perché di questi tempi è l'unica cosa che si può fare.
Perché è impossibile pronosticare un qualsivoglia futuro a 360° in questi tempi così surreali e preoccupanti.
Quindi fari puntati sulla trasferta di domani in quel del Romeo Menti di Castellammare di Stabia, dove i "nostri" incroceranno le armi contro la Cavese.
E lasciatemi dire che è una fortuna il non giocare al Simonetta Lamberti di Cava de' Tirreni, uno stadio dove, a parte le condizioni non certo ottimali del fondo, non si rischia soltanto sul campo, visti in particolare certi precedenti…
Comunque non sarà una passeggiata di salute.
Ci vorrà ancora una volta la miglior Ternana, con tanta tanta attenzione soprattutto alla fase difensiva, al fine di ovviare a smarrimenti e amnesie che potrebbero costare molto cari.
Bisognerà anche evitare di innamorarsi troppo di se stessi, peccatuccio nel quale qualche volta i rossoverdi cadono.
Del resto "la più bella del reame" può anche permetterselo; ma possibilmente solo dal 3 a 0 in poi…
Prepariamoci quindi ad assistere alla partita in televisione grazie all'eccellente lavoro di Cusano TV, che ha esordito veramente alla grande in occasione della "prima" contro il malcapitato Catanzaro.
Colgo anche l'occasione per fare i miei personali complimenti a Gabriele Giustiniani e a Riccardo Zampagna, che si sono resi protagonisti di una telecronaca veramente eccellente sotto tutti i punti di vista.
Un binomio che, a modesto parere del sottoscritto, andrebbe sicuramente riconfermato a tempo indeterminato.
Ma per chi non avrà la possibilità vedere la partita in televisione, ci sarà sempre l'occasione di ascoltarne il racconto stile Gialappa's band (in chiave spudoratamente filo-rossoverde…) fornito da Radio Incontro, a cura dei soliti MORL (dalle iniziali dei cognomi dei commentatori).
E chissà che domani non ci scappi un'altra cinquina, perlomeno a livello di numeri di vittorie consecutive.
Ogni scongiuro è lecito e autorizzato!
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