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Striscioni, addii e linea verde

"Presidenza, squadra e città, un altro anno nell'anonimato, il futuro va progettato e rianimato". Sottoscriviamo. E speriamo che questo appello civile ma visibilissimo sia raccolto. Questa piazza merita chiarezza e programmazione. Merita passione, bisogna riaccendere l'entusiasmo. E si fa con la serietà e con partite come quella contro il Brescia. Di programmazione e delle scelte societarie abbiamo parlato a lungo e continueremo a parlarne. 

Lasciateci un po' di spazio per salutare chi se ne andrà e per lodare i giovani.

Vitale e Ceravolo ci lasciano con il sorriso. Nel miglior modo possibile. Gol e assist. Non possiamo fare ad entrambi che un grande applauso. Il più lungo che immaginate. Sperando che magari in questi giorni arrivi almeno una proposta. È un vero peccato che nella miglior stagione di Ceravolo non possiamo neanche scrivere o cercare di convincerlo a rimanere. È un vero peccato che Vitale non possa prendere in considerazione l'idea di rimanere in una città che lo ha adottato. Entrambi sono stati capitani della squadra. Ai capitani si riserva un comportamento diverso. Entrambi sono giocatori importanti, ma questo è evidente a tutti tranne a chi decide i programmi per la prossima stagione. Peccato. Un vero peccato. Per fortuna i giovani.

La formazione contro il Brescia sarà quella che (più o meno) vedremo anche il prossimo anno? Perché no, ci verrebbe da dire. Certo, mancherebbe l'esperienza e l'obiettivo stagionale non potrebbe che essere la salvezza, ma i ragazzi che Breda ha buttato in campo oggi danno speranze per il futuro.

Lo stesso presidente Longarini nel suo primo intervento di presentazione ormai lo scorso anno aveva detto che la linea giovane sarebbe stata una delle direttrici della Ternana. Nel corso della stagione i giovani sono stati utilizzati eccome. Nel corso di queste ultime partite c'è stato ancora più spazio. Nella formazione iniziale c'erano due 97 (quindi diciannovenni): Sernicola e Tascone. C'erano due 96 ovvero Palumbo e Valjent. C'erano tre 93: Sala, Busellato e Avenatti: 23 anni. Erano in sette. Senza considerare che il capitano Meccariello di anni ne ha appena 25 e che Furlan è comunque un ragazzo degli anni 90. 

Insomma i ragazzi hanno fatto bene. Benissimo. È vero che la gara non contava nulla, ma comunque il Brescia non ci stava a fare da comparsa alla festa dei liceali.

Sarà stato lo stimolo di arrivare a 53: ovvero il miglior risultato dell'era Longarini.

Sarà stato lo stimolo di vincere la cena messa in palio da Breda: ha funzionato, i ragazzi erano "affamati".

Ma ora come detto ci vuole chiarezza, ci vuole programmazione. Ci vuole un direttore sportivo. E ci vuole che si faccia chiarezza sull'allenatore. Breda ha fatto un lavoro molto molto molto buono. 52 punti in campionato sono suoi, con 5 partite in meno. Pensate se 5 partite fa la Ternana fosse stata a quota 52: forse qualcuno ai playoff ci avrebbe ancora creduto, che dite? Sicuri che non sia il caso neanche di chiamarlo? Non solo per dirgli grazie, ma anche per consegnargli il progetto rossoverde almeno per la prossima stagione? Avrebbe potuto fare di più? Forse sì. Ma le basi che ha buttato sono decisamente buone. Sarebbe un delitto non approfittarne. L'impressione è che invece dobbiamo salutare anche lui. Anche lui con il sorriso, almeno da parte nostra. E un grande in bocca al lupo a chi comunque ha contribuito a scrivere un pezzettino di storia della Ternana

 

Redazione TernanaNews

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