Serviva. Serviva questa vittoria. Serviva per scacciare le nuvole che si stavano addensando all’orizzonte, serviva per ritrovare morale. Per fare in modo che questa squadra non si sfaldasse e non si pensasse di aver sbagliato tutto in questo periodo, perché non è così.
Avevamo proprio detto in settimana che la Ternana le occasioni da gol le aveva avute in questo periodo e che era solo una questione di fortuna o di tempo tornare a segnare con una punta. Detto, fatto. Partipilo si è ritrovato anche nella marcatura. La prestazione non era mancata, ma quando a un attaccante manca il gol non può non risentirne anche psicologicamente. E così, stavolta, l’assistenza di Palumbo (sempre fra i migliori, anche nei periodo bui) ha trovato finalmente terreno fertile. Un gol liberatorio, per tutta la squadra, per tutta la tifoseria, per tutta la città.
Un gol che porta tre punti e che porta fiducia. La porta a tutta la squadra e la porta soprattutto a Falletti, che – proprio come aveva detto Lucarelli – è in crescita e stavolta lo abbiamo visto anche noi, non soltanto l’allenatore durante la settimana. E’ una vittoria fondamentale. Non tanto per inseguire il sogno dei playoff, che sono a tre punti, quanto per scacciare l’incubo dei playout. Era fondamentale vincere e fondamentale farlo ora che avevano vinto le squadre dietro. Fondamentale farlo con il Bari che era in fiducia, che non prendeva gol da 400 minuti e che non perdeva da 7 partite. C’era bisogno di uno scalpo eccellente, per prendere fiducia. E ora – in queste due settimane di stop – lavorare sui recuperi e sulla testa, che dovrebbe essere più sgombra.
C’era bisogno dei tre punti e c’è la speranza che questa sia davvero una rinascita, una Primavera Rossoverde. Lucarelli per portarla a casa non ha guardato in faccia a nessuno, neanche a sé stesso. Ha prima cercato di chiudere ogni varco al Bari inserendo Paghera per Falletti, poi ha capito che aveva perso terreno e ha messo le due punte (Favilli e Donnarumma) per tenere qualche pallone in più in avanti. Ha messo Martella, per Cassata, ma contrariamente a quanto tutti pensavano, facendolo rimanere a destra. E Martella ha risposto presente. Con quello spirito che tutta la squadra ha avuto per tutti e novanta i minuti.
E così la Ternana vince una partita con merito, sporcandosi nella lotta corpo a corpo. Vincendo duelli individuali che hanno esaltato le caratteristiche dei difensori (anche per quello crediamo che Lucarelli non abbia voluto cambiare le marcature, anche rischiando un giocatore non nella sua comfort zone).
Una Ternana che riprende il cammino dopo 7 partite senza vincere. Una Ternana che rivede il gol di Partipilo che non segnava da novembre (sconfitta contro il Pisa, giorno dell’esonero di Lucarelli). Una Ternana che batte il suo “grande” avversario dell’anno della promozione.
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