Il primo colpo è andato a segno. Come previsto ma anche con l’aggiunta di qualche bella trama di gioco e di una superiorità che i due gol di scarto non fotografano a sufficienza. Una bella Ternana che ha fatto da subito la voce grossa contro un avversario decisamente più debole anche se Gallo, nella conferenza ore partita aveva giustamente dipinto con tinte assai più forti di quelle tenui mostrate dai calabresi. Però la forza dell’avversario non deve sminuire la portata del successo rossoverde perché in passato la squadra aveva mostrato più di una difficoltà nel battere squadre di caratura inferiore.
Stavolta è stato diverso. Per un motivo soprattutto: aver sbloccato subito il risultato e raddoppiato dopo un battito di ciglia. Le prime due occasioni subito trasformate con Vantaggiato a indicare la strada. Bel colpo quello del bomber che ha segnato quattro gol in 400 minuti giocati, a riprova delle capacità realizzative che gli anni non hanno oscurato. La ritrovata condizione fisica, la voglia di riemergere dopo il grande buio (stagione passata), il sostegno di tecnici e squadra, qualche opportunità in più di scendere in campo e vie diverse per arrivare al gol gli hanno giovato. Così Vantaggiato può diventare un fattore nella ipotetica rincorsa alla Reggina che, detto per inciso, non deve diventare un chiodo fisso fino a farne una malattia.
La Ternana deve pensare a se stessa, deve cercare di vincere ovunque per mettere pressione agli avversari che, al netto di qualche corposa spruzzata di buona sorte, sono sicuramente forti e ampiamente avvantaggiati nella corsa al primato.
Nove punti di vantaggio sono ancora tanti ma le prime due giornate del ritorno hanno detto chiaro e tondo che la Reggina non è imbattibile, che qualche crepa potrebbe cominciare ad aprirsi nella velocissima barca di Toscano che fin qui ha trovato sempre vento favorevole. A volte anche inaspettato, come domenica quando a pochissimi minuti dalla fine perdeva a Bisceglie.
Noi non facciamo polemiche sui rigori (tanti) concessi fin qui alla Reggina (ma anche il Bari non scherza) perché non abbiamo elementi adeguati per valutare le decisioni assunte dai diversi direttori di gara. Di sicuro le due avversarie dirette della Ternana hanno una frequentazione delle aree avversarie maggiore di quella proposta dai rossoverdi che hanno caratteristiche tecniche e tattiche diverse. Ciò non toglie che la Ternana sarà costretta a migliorare il proprio prodotto offensivo se vorrà coltivare chance i rimonta. Ma senza far diventare un’ossessione il risultato domenicale degli avversari diretti.
La Ternana dovrà continuare a crescere, a pensare al proprio cammino, a migliorarsi in attacco e in difesa (con squadre più forti le occasioni concesse al Rende sarebbero state pagate a caro prezzo) senza darsi per vinta o, peggio ancora sentirsi appagata.
Ecco perché la partita di domenica sera con il Rieti costituirà un formidabile banco di prova. I laziali sono in fondo alla classifica ma hanno fatto penare il Bari passato rapidamente in vantaggio con un rigore (guarda un po’!) di Antenucci. Vittoria quindi quale obiettivo unico di giornata in attesa di capire se a Reggio serpeggia un po’ di tensione, se c’è la minima aria di crisi. Vincere senza evocare l’aiuto della buona sorte perché fin qui la Ternana ha saputo farne a meno a differenza di altri. Contare sulle proprie forze, sulla spinta di una società solida e appassionata, di una tifoseria che apprezza il lavoro svolto fin qui. Queste le armi che la Ternana potrà sfoderare per riequilibrare fin qui un confronto che fin qui è stato viziato da qualche fischio di troppo.
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