Stando alle cronache la Ternana cresce, ha un gioco, ha migliorato la tenuta difensiva ma deve fare meglio in avanti. Tre gol segnati (uno inutile contro il Pescara) in tre giornate sono un magro bottino anche perché ne ha incassati altrettanti. I quattro punti in classifica non allarmano, l’evoluzione positiva delle prestazioni fa ben sperare. Però il pareggio di Gubbio, se pure accettabile anche in virtù della prestazione volitiva degli avversari, ha dato l’idea di essere stata un’occasione mancata. La Ternana avrebbe potuto vincere. Potrebbe aver perso due punti.
D’accordo le decisioni del direttore di gara Ancora hanno lasciato molto a desiderare e anche se le immagini tivvù non hanno chiarito pienamente gli episodi, il rigore su Casasola è parso piuttosto chiaro. Ma questa è la serie C, lo diciamo da tempo. Gli arbitro non sono aiutati dalla tecnologia e le riprese televisive non sono pari a quelle fornite nelle partite di serie B o di A. Quindi, lasciamo stare la questione, inutile rodersi il fegato a meno che, errori ripetuti e documentati, non impegnino la società a qualche rimostranza ufficiale. Ma non è questo il momento né può essere un alibi. Perché al netto degli errori arbitrali la Ternana non è stata particolarmente incisiva in avanti.
Un solo tiro in porta nel primo tempo da parte del redivivo Donnarumma, qualcosa in più nella ripresa quando il Gubbio aveva arretrato le truppe al limite della propria area di rigore. Il possesso palla, la manovra dei rossoverdi è stata anche gradevole ma troppo spesso negli ultimi 20-25 metri si è spenta per errori tecnici o per scelte sbagliate. La Ternana vista a Gubbio ha cercato di sfondare sugli esterni, c’è riuscita qualche volta ma fin quando non è entrato Cianci non ha trovato il risolutore a centroarea. Quindi la sensazione emersa è che con la squadra che Abate ha tra le mani dovrà giocoforza alternare molto il gioco sugli esterni con le triangolazioni centrali. Giocatori di qualità, capaci di dribblare ci sono, serve un pizzico di coraggio o di personalità in più.
Insomma, la Ternana vista a Gubbio ha dato la sensazione di poter crescere ancora molto, soprattutto a centrocampo e potrà farlo al meglio quando tutti gli interpreti avranno raggiunto un livello di condizione migliore ed omogeneo.
Infine un’ultima considerazione. La Ternana ha costruito a tre nel primo tempo con Casasola che partiva molto più alto di Tito che agiva sulla sinistra. Nella ripresa Abate ad un certo punto è passato anche alla difesa a tre con due attaccanti (Cianci e Curcio). La necessità di riempire l’area di rigore è un tema che utilizzando il 4-2-3-1 emerge con forza. Solo l’intraprendenza dei tre alle spalle dell’attaccante può risolverlo. E’ stato così per la Ternana dei record. Ma non tutte le stagioni sono uguali e la forza delle squadre in campo non è mai la stessa.
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