Ternana basta un tempo: gol e tanta attenzione in difesa

Ternana basta un tempo: gol e tanta attenzione in difesa

Romeo e De Boer abbracciano Cicerelli dopo il rigore segnato al Legnago - Foto Ternana Calcio

Non è stata una partita bella, diciamocelo. Anzi per meglio dire. E’ stato un bel primo tempo, dove la Ternana avrebbe dovuto raccogliere anche di più. Poi i secondi quarantacinque minuti sono passati senza lo stesso ritmo della prima frazione, con molte meno occasioni per andare in vantaggio e con un’attenzione difensiva di primo livello che ha permesso quindi alla Ternana di continuare a vincere e rimanere in scia della capolista Entella.

La cosa più importante di tutte era vincere. E la Ternana ha potuto spuntare la casella. Lo ha fatto forse nel modo meno atteso visto come stava andando la partita: assoluto dominio rossoverde nella prima frazione di gioco. Oltre al gol almeno altre due palle gol nitidissime (Cianci e Vallocchia), un predominio pressoché assoluto, altre buone iniziative dei rossoverdi in avanti e neanche un rischio serio corso da Vannucchi.

Poi i ritmi della gara si sono abbassati, così come si è abbassato il baricentro della squadra. La Ternana ha fatto fatica a salire, il Legnago ha preso un po’ di coraggio e ha cercato di mettere in difficoltà la retroguardia rossoverde, senza riuscirci praticamente mai.

E’ stata una vittoria costruita sul gol del vantaggio, gestendo il risultato con grande oculatezza e padronanza. Non ha mai dato la squadra la sensazione di subire l’avversario, anzi. Certo saremmo stati tutti più sicuri se fosse arrivato il due a zero. Ma la Ternana, quest’anno, questo piccolo vizio ce l’ha e non riesce sempre a toglierselo. Non ha quasi mai rappresentato un problema, nel senso che le rimonte subite dai rossoverdi non sono tante (anzi una soltanto, quella con il Rimini), ma è un concetto sul quale Abate sta lavorando da tempo.

Il rovescio della medaglia è rappresentato proprio dalla maturità dimostrata ancora una volta dai rossoverdi, dalla capacità di non subire, da quella di saper cambiare partita durante i 90 minuti, dallo spirito di adattamento. Senza rischiare mai, senza dover stringere i denti.

In più abbiamo avuto modo di vedere i nuovi arrivati. E se per Millico aspettiamo la gara più giusta per scoprire anche a Terni le sue doti tecniche, Vallocchia, subito in campo a causa dell’infortunio di Romeo, ha mostrato subito qualità e personalità. Presenza efficace in mezzo al campo e anche buon tiratore.

La Ternana fa il suo e deve continuare a farlo fino alla fine. Anche senza necessariamente dominare l’avversario (come era successo all’andata).

La squadra torna a non prendere gol (non succedeva dai due 0-0 consecutivi contro Pontedera e Pescara) dopo più o meno un mese: altro segnale confortante in vista della lunga volatona fino alla fine di questo campionato. 13 partite, con lo scontro diretto alla fine, che potrebbe valere il primo posto. In mezzo il derby contro il Perugia, la partita sentitissima contro l’Ascoli. E poi ancora Torres e Arezzo (la prossima). Tutte in casa, tranne il big match contro l’Entella. Ecco che allora il Liberati diventa un fattore. A partire proprio dalla prossima partita.