Ternana, che ognuno faccia la sua parte!
Ora si è fatta dura!
La situazione dopo la sconfitta di Trapani è diventata preoccupante e non solo per i 36 punti, uno solamente sopra la quota play-out, ma soprattutto perché ci sono segnali di cedimento e non solo a livello di prestazione, ma anche di compattezza di squadra che sembra accusare qualche scricchiolìo.
Perdere come si è perso a Trapani, ripetendo errori che sono stati il filo conduttore delle prestazioni della Ternana degli ultimi tempi, rischia di far precipitare la squadra in una situazione di sconforto e di solitudine che sarebbero davvero deleteri per il futuro.
E’ qui che deve venire fuori il Tesser che abbiamo conosciuto a gennaio dell’anno passato anche se la situazione era completamente diversa.
Allora aveva del tempo per recuperare psicologicamente la squadra, per approfondire un lavoro tattico e per rinsaldare un gruppo che aveva dato segnali di sfaldamento.
Oggi, invece, tempo non ce n’è; sabato si gioca contro il Carpi, poi sette giorni dopo si gioca a Cittadella e quattro giorni dopo in casa contro il Bari.
Gli impegni si succedono senza la possibilità di analizzare gli errori ed avendo poche possibilità di poter recuperare gli infortunati che, purtroppo, ci sono. E tutti di un certo livello ed, in particolar modo, in un unico ruolo, quello del perno centrale della difesa a tre. Non bastavano i forfait di Masi e Ferronetti. No. A questi si è aggiunto anche Bastrini che si spera, però, possa recuperare per il match di sabato contro il Carpi.
E perdipiù, mentre l’anno scorso mancavano ancora 21 partite da disputare quest’anno ne mancano solo 11 alla fine del torneo.
Deve essere inflessibile il Komandante che non deve accettare anche il minimo attacco a quella che deve essere l’arma vincente in queste situazioni ovvero la compattezza del gruppo. Quel gruppo che deve chiudersi in sé stesso per ritrovare forza morale e capacità di reazione a tutte le avversità che si presenteranno.
Ora, infatti, i buoni propositi non bastano più. Occorrono i fatti!
E possibilmente Tesser dovrà trovare il modo, con la sua esperienza, di far quadrare nuovamente il cerchio magari con l’inserimento di forze nuove, come ad esempio Dianda che potrebbe garantirgli senso tattico e dinamismo. E qualche mossa la si deve studiare anche a centrocampo che non garantisce più, almeno stando alle partite di Livorno e Trapani, la giusta protezione alla fase difensiva. Forse, ma questa è una nostra opinione, un centrocampo più aggressivo, più battagliero potrebbe dare maggiori garanzie.
Certo, anche la società deve fare la propria parte facendo registrare una presenza più marcata. E lo deve fare quotidianamente, con costanza. Una presenza discreta che, però, serve anche per non lasciare squadra e tecnico a sé stessi. In queste situazioni la differenza la fanno anche i piccoli particolari. E quello sopra enunciato non è proprio un dettaglio di poco conto!
E la sua parte la deve fare anche la tifoseria. E’ triste constatare come il tifo ormai sia diviso in fazioni, come il tifoso abbia perso l’entusiasmo dei tempi migliori, e non solo per i risultati che non arrivano, ma è giunto il tempo di dare tutto per cercare di aiutare la squadra a venir fuori da una situazione critica.
La B è un patrimonio sportivo che va conservato con tutte le forze per non avere rimpianti e rimorsi in futuro.
Infine, un invito ai giocatori che devono mettere da parte i loro egoismi, impegnandosi e cercando di evitare quei brutti approcci alle partite che sono stati la causa di inspiegabili crolli.
Che si rendano conto che stanno giocando con la Ternana e con essa devono dare il massimo così come il loro dovere professionale impone. Del resto, per molti di loro il futuro dipende anche dagli esiti che il campionato riserverà per la Ternana.