Ternana con molti dubbi e qualche certezza alla vigilia di un ciclo di partite terribili

Il torneo dei rossoverdi continua tra alti e bassi e la squadra non riesce a dare quella continuità per guadagnare una posizione tranquilla di classifica che garantirebbe, forse, una visione più tranquilla e serena delle vicende in casa della Ternana. E questi alti e bassi sembrano essere i motivi di un disinteresse, sempre più marcato, dei ternani per quella squadra che nel corso degli anni, fino ai primi anni 2000, includendovi quello della promozione in serie B con Toscano, li ha fatti appassionare e che è stata sempre argomento di interesse e di dibattito nelle discussioni di tutti i giorni nei bar, nei luoghi di lavoro. Tutto questo, ora, è scemato, e nelle poche discussioni che ancora si fanno, soprattutto sui social, emergono stati di malcontento, di critica, di accuse, a volte anche pesanti, rivolte ora alla società, ora ai giocatori, ora agli allenatori che si stanno succedendo alla guida della Ternana. Ed ecco allora che il disinteresse, a nostro avviso ingiustificato, dai luoghi di incontro, dai luoghi di lavoro si trasferisce al Liberati dove raramente si riesce a superare quota 2500 presenze. Ad eccezione, però, di una partita. Il Derby. Sembra quasi, ma è la realtà dei fatti a confermarlo, che al ternano interessi più un solo appuntamento per seguire la propria squadra del cuore ovvero la straregionale. E non è un caso che, a più di un mese dal derby di ritorno, che si disputerà a Perugia il 5 marzo, già sono stati allestiti e completati almeno 4 pullman. E la campagna di informazione sulla partita del Curi del 5 marzo non è ancora partita. Sul fronte squadra, come detto sopra, la continuità di risultati continua ad essere una chimera e a risentirne è la classifica che, seppure non pericolosa, fa stare su livelli di guardia che non lasciano tranquilli. Dei miglioramenti, sarebbe non corretto non evidenziarli, ci sono stati, ma ancora non sono sufficienti per guardare con ottimismo al futuro. Solidità difensiva ritrovata, almeno in queste ultime partite, centrocampo più solido grazie anche al recupero di Coppola, ma ancora poco propositivo e il ritorno di Signorelli potrebbe giovargli, ma è l'attacco quello che preoccupa maggiormente perchè è con i gol che si fanno i punti per conseguire una salvezza tranquilla. Del momento non felice delle punte, di Avenatti su tutti, se ne è parlato a josa, ma nessuno è riuscito dare una spiegazione logica sul perchè la Ternana vada al tiro con i suoi centrocampisti e difensori e mai, o quasi, con le sue punte. Ed è questo l'argomento più dibattuto soprattutto perchè siamo in un periodo in cui è aperto il calciomercato e si avrebbe la possibilità di rimediare alla problematica. Una serie di motivi, però, forse creano l'incertezza sul da farsi. Il primo ostacolo potrebbe essere rappresentato dal fatto che la società non intenda rinunciare, ed è legittimo, al patrimonio rappresentato dall'investimento fatto per Avenatti. Potrebbe verificarsi, infatti, che con l'arrivo di un altro attaccante possa crearsi un clima di concorrenza tale da intaccare il morale ed aggravare ulteriormente lo stato mentale, perchè solo di questo si tratta, dell'attaccante uruguaiano. Delle sue doti tecniche immense ne abbiamo parlato più volte, ma è il suo carattere, il suo spirito di reazione che preoccupa e diventa rischioso attendere una sua ripresa ed un ritorno ai livelli del girone di andata della scorsa stagione quando ogni pallone che toccava rappresentava un pericolo per il portiere e per le difese avversarie. Il campionato continua, le partite si succedono e per salvaguardare il futuro della società è tassativo mantenere la categoria. Senza crocefiggere, però, e senza gettare a mare un ragazzo di grandi qualità tecniche, ma forse un po' fragile caratterialmente e che sta accusando più del dovuto il clima di sfiducia che si è creato intorno a lui. In fondo ha solo 22 anni! Ed allora che fare? Sarebbe opportuno a nostro avviso ricorrere al calciomercato, aperto ancora per qualche giorno, per cercare di acquisire le prestazioni di un attaccante, magari non di primissimo piano, perchè chi ce l'ha bravo se lo tiene ben stretto, che possa affiancare ed essere di complemento alla punta uruguagia e da utilizzare in caso del persistere dello stato di difficoltà del ragazzo. Ammesso sempre, che Simone Longarini voglia fare un ulteriore sacrificio e sforare ulteriormente il budget che, per sua stessa ammissione, è già stato sforato in estate. Di nomi nemmeno a parlarne e se arriverà sarà un movimento a sorpresa che caratterizzerà le ultime ore del calciomercato. Nel frattempo, però, auguriamoci che Ceravolo recuperi, sembra a buon punto, e che venga lasciato in organico provvedendo magari al suo rinnovo contrattuale. La sua tecnica, il suo dribling e la sua capacità di dare profondità alla manovra possono essere determinanti per l'esito finale del torneo e, soprattutto, per il prossimo ciclo di partite che si preannuncia terribile: partite interne con Modena, Salernitana e Spezia ed esterne con Livorno, Novara, Bari e Perugia. Concludiamo con un auspicio ovvero che Breda torni a riconsiderare Belloni che, con Furlan nelle poche partite in cui hanno giocato insieme ( Novara e Bari ), ha fornito delle brillanti prestazioni. Sempre che, però, gli equilibri di squadra non vengano intaccati!