Ternana: cosa è cambiato rispetto all’inizio di stagione?

Tutti a dire che è stata la partita perfetta. Che la Ternana ha fatto tutto bene e che la prestazione di sabato è indiscutibilmente la migliore della stagione. Ma cosa è davvero cambiato in casa rossoverde?

La sensazione è che i primi 20 minuti della partita contro la Reggiana non siano stati diversi da quelli di Ascoli, tanto per capirci. La vera grande differenza è stata nella capacità di sfruttare le occasioni. Di segnare, che poi alla fine è l’essenza del calcio. A differenza delle altre gare, ha sfruttato le occasioni. Nelle partite precedenti a fronte di un XGol (gol attesi) molto alto non segnava. Ora con XGol “basso” ne ha fatti tre.

Celli, con il suo tiro da fuori area, ha mostrato coraggio. E forse anche la via. Il tiro da fuori, non sempre utilizzato dalla Ternana, che a volte può essere una soluzione. Celli è riuscito a rendere semplice quello che per la Ternana era diventato difficilissimo, anche su calcio di rigore, la migliore delle occasioni. 

E poi ha proseguito. E’ successo esattamente il contrario di quello che era successo ad inizio stagione, quando la Ternana i gol ad inizio partita li prendeva. L’approccio insomma. Che ha permesso alla squadra di giocare decisamente meno contratta e di poter gestire un doppio vantaggio, cosa mai successa quest’anno.

Questo ha permesso alla squadra di poter gestire con più serenità i palloni e le situazioni in campo. Anche perché di fronte aveva una Reggiana che sapeva di dover scalare una montagna davanti. Ma sicuramente alcune situazioni, rispetto al recente passato, sono state gestite diversamente.

Come i minuti finali. Anche qui inversione di tendenza: invece di subire il gol la Ternana lo ha fatto e ha messo la partita in ulteriore sicurezza. 

La Ternana ha segnato sfruttando le sue occasioni, non innervosendosi per le due situazioni estremamente dubbie in area di rigore ad inizio gara (entrambe su Raimondo) e continuando ad attaccare. E questo è sinonimo di maturità, nonostante la giovane età. Sarebbe stato facile avere un atteggiamento da “vittima”: ma sarebbe stato deleterio. E la Ternana questo nelle prime partite l’ha capito: non può permettersi di piangersi addosso anche perché non serve a nulla.