Ternana, così no: ti fai male da sola

Ternana, così no: ti fai male da sola

Pensare a una gara così, neanche nel peggiore degli incubi. Dopo un buon inizio due gol che la Ternana si fa praticamente da sola (il rigore causato da Ghiringhelli e l’autogol di Capuano), rientra in partita, riesce anche a fare il gol del 2-2 che avrebbe regalato un’altra partita e si ritrova invece dal potenziale 2-2 al reale 4-1 nel giro di 10 minuti. 

E la Ternana ha fatto tutto da sola. Finora presi 6 gol in campionato: 4 sono chiari errori individuali, senza dubbio. Uno su punizione (Tremolada). E non semplicemente di un giocatore solo. Alcune volte c’è stata la “coabitazione”. E’ toccato praticamente a tutti i giocatori utilizzati da Lucarelli in difesa. Quindi o sono tutti (molto) scarsi, oppure la Ternana non vuole imparare dai propri errori. Come se mancasse la concentrazione, come se almeno una volta a partita si staccasse la spina. E sarebbe anche riduttivo dare la responsabilità esclusivamente ai singoli, visto che stavolta la Ternana non ha girato praticamente in nessuna zona del campo.

Lo scorso anno, in qualche partita, la Ternana cercando il gol lasciava qualche spazio in più. Non è più così da un po’ di tempo: non a caso il girone di ritorno era stato più che soddisfacente, nonostante il numero di gol presi sia stato comunque elevato anche nella seconda parte della stagione.

La Ternana sembrava aver trovato un suo equilibrio. Un equilibrio inseguito anche quest’anno con l’innesto di giocatori, a centrocampo che potessero ancorare ancora di più la Ternana e consentirle di essere ancora più solida. 

Non è stato così, non certamente a Modena. Il risultato, come abbiamo scritto, è anche figlio di un andamento particolare. Disseminato da errori che sembrano orrori. Ma la sconfitta della Ternana, purtroppo, è meritata. Hanno steccato anche i “grandi” di questa squadra. Quelli che avrebbero dovuto portare la squadra oltre i propri limiti. E se è vero che mancavano 5 titolari (o potenziali titolari) è anche vero che chi è andato in campo aveva l’esperienza necessaria per essere più solido. La Ternana non ha perso contro una delle corazzate di questo campionato, ma contro una matricola. Con buonissimi giocatori di B, per carità, ma che (almeno noi) non scambieremmo mai con i nostri. 

La squadra di Tesser ha mantenuto l’identità della passata stagione, con un’idea tanto semplice quanto efficace: la profondità. Ma è stata la Ternana che gli ha apparecchiato la tavola. Sapeva che il Modena aveva una forte identità, lo stesso Lucarelli aveva avvertito la truppa alla vigilia. Ma non è servito: ancora troppi errori. Poca fluidità nella manovra. Poche contromosse o per lo meno, per troppo poco tempo. Salvo poi riconsegnare la gara nelle mani, anzi nei piedi, dell’avversario. 

Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno non possiamo far altro che migliorare. Lavorare, lavorare, lavorare. Senza perdersi d’animo. Ma cominciando a pensare che non si può regalare niente a nessuno. Forse addirittura è stato un bene perderla invece che riacciuffarla questa partita. Anche se oggi fa male, potrebbe essere la medicina giusta per rendersi conto dei proprio errori.