Ternana deludente, ora serve un cambio di marcia
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Massimo Laureti
Compattezza ma anche qualità e fantasia per tornare al top. Delusione. E’ il sentimento che scaturisce dalla sconfitta della Ternana a Campobasso. Delusione per il risultato che non è arrivato ma, più ancora, per la prestazione al di sotto degli standard proposti dai rossoverdi in questa stagione. Un passo indietro deciso ed estremamente pericoloso rispetto alla precedente partita vinta contro l’Arezzo.
Motivi della sconfitta? Probabilmente tanti sui quali dovrà lavorare Abate insieme al suo staff e ai giocatori perché la squadra vista in Molise ha difettato nell’approccio, troppo blando, nella incisività viste le poche occasioni da rete create, ma anche nell’attenzione massima in difesa con quel gol incassato su azione d’angolo che Bifulco, lasciato solo, ha sfruttato al meglio.
Nel complesso ci sta la nostra delusione perché ci aspettavamo una Ternana grintosa, compatta, arrabbiata come quella che sette giorni prima aveva ribaltato l’Arezzo passato a condurre a metà del primo tempo. Dove sono finite quelle aggressioni alte, quei recuperi palla sull’uscita degli avversari, quelle combinazioni centrali che hanno affondato i toscani?
Le risposte ovviamente le lasciamo ai diretti interessati nella convinzione che sia chiaro a tutti quanto è importante ritrovare in fretta la migliore Ternana per cercare di lottare ai vertici fino all’ultima giornata, fino al faccia a faccia con l’Entella. Perché, per dirla semplice, la squadra che stiamo vedendo nel girone di ritorno non è la stessa dell’andata. Lo dicono anche i numeri.
E’ necessario ricercare soluzioni diverse
A Campobasso la Ternana ha prodotto una serie infinita di cross senza cavarne un ragno dal buco. Prosperi ha piazzato i suoi a copertura totale della zona centrale e la Ternana ha sbattuto inutilmente la testa contro quella barriera. Cicerelli ha saltato spesso il suo avversario ma non è mai riuscito ad accentrarsi per concludere a rete. A lui sono rimasti i cross sui quali Cianci è stato ben controllato dai difensori avversari.
Chiaro che serve aggiungere qualcosa alla manovra offensiva. Probabilmente un po’ di fantasia in più, qualche giocata che sia alternativa alla manovra sugli esterni. Abate ci ha provato con Brignola ma l’ex Catanzaro alla prima da titolare non è parso ancora al meglio. Un paio di guizzi di Millico nel finale e una domanda. Provare le due punte di ruolo può essere un’alternativa non solo quando c’è da recuperare?
Lo stop complica il cammino ma non chiude la porta alla promozione
Il pareggio dell’Entella a Legnago non è stato sfruttato dalla Ternana che ha fatto ancora peggio e adesso si trova a quattro lunghezze dalla capolista. Quindi non è più arbitra del proprio destino e, pur facendo il pieno da qui alla fine, dovrà poter contare su qualche altra frenata dei liguri per coronare il proprio sogno. Le porte alla B diretta restano aperte ma serve un’accelerazione poderosa.
La Torres terzo incomodo. Ormai è certificato visto che i sardi sono con il fiato sul collo dei rossoverdi essendo stata l’unica delle prime ad aver fatto il pieno. La frenata dei rossoverdi ha tenuto in gioco la Vis Pesaro che ha guadagnato un punto mentre il Pescara sconfitto in casa deve ormai appellarsi ai play off. Gli abruzzesi hanno perso con l’Ascoli: messaggio chiaro ai rossoverdi che domenica saranno al Del Duca.