Ci siamo, qualche ora ancora e sarà derby. Viste le limitazioni imposte da Questura e Comune per più di qualcuno comincerà con buon anticipo. Pazienza. Il derby vale qualche sacrificio anche se a volte certe scelte sono difficili da comprendere. In attesa di capire riteniamo giusto congratularci con i tifosi. Record di presenze e d’incasso annunciati da quando la Ternana ha fatto ritorno tra i cadetti.
Davvero un bel segnale mandato alla squadra che soprattutto in momenti come questi ha bisogno di sentirsi addosso il calore, l’affetto della città che, non a caso, Cristiano Lucarelli ha chiamato a quella partecipazione totale che dà l’idea di quel tutt’uno che da queste parti si registrava negli anni 70-80 e in qualche altra rara occasione. Ad esempio nel torneo vinto in C2 con Tobia e Bronzetti.
Certo, le categorie sono diverse ma se la partecipazione fosse la stessa siamo certi che la Ternana di quest’anno potrebbe fare grandi cose. Ma quelli erano altri tempi, la partecipazione era quotidiana, i giocatori vivevano la città. Ora è tutto diverso, c’è poco da fare.
Tutto o quasi perché il derby è sempre il derby. Passano gli anni ma il confronto con il Perugia continua a segnare la stagione della Ternana. Ma senza esagerare perché quello odierno arriva alla sesta giornata. Inizio di un campionato nel quale ancora la Ternana deve far capire quale ruolo può svolgere. Certo, battendo il Perugia manderebbe un segnale chiaro, anche se non definitivo.
Però non sarà semplice e Lucarelli lo sa benissimo. Ha chiamato in ritiro l’intera rosa, anche Falletti, Pettinari e Bogdan che di sicuro staranno a guardare. Vuole che il gruppo si compatti al meglio perché in campo ci vorrà davvero tanta unità d’intenti per battere i grifoni.
Non ci addentriamo in analisi tecnico-tattiche anche se pensiamo che alla fine Castori e Lucarelli non stravolgeranno il loro modo di pensare il calcio. Cercheranno ognuno di sfruttare al meglio le carenze altrui. Ma niente rivoluzioni perché un conto è sapersi adattare l’altro cambiare ogni volta a rischio di mandare in frantumi quell’identità che ogni allenatore ricerca nella propria squadra.
I numeri da tempo parlano di un sostanziale equilibrio in questi faccia a faccia ma nelle ultime stagioni è andata meglio alla Ternana che ha battuto il Perugia nella finale di supercoppa di serie C e l’anno scorso in campionato. Castori però con i rossoverdi ha un record niente male visto che non ci perde dal 2005. Occhio però, non è che ci ha giocato contro cento volte visto che le strade raramente si sono incrociate.
Sarà il derby di chi, ci ritroviamo a pensare. Già di chi? Di solito lo decidono gli attaccanti e sarà così anche stavolta. Però la differenza salterà fuori dalla compattezza della squadra, dalla capacità di difendere bene, di saper soffrire nei momenti difficili. Non si può immaginare una squadra a dominare e l’altra a fare da cuscinetto. Ci saranno momenti si ed altri no per ognuna delle due. Chi li interpreterà al meglio vincerà la partita. Insomma, le tre C (cuore, carattere e combattività) saranno determinanti anche stavolta.
Ma sempre con la consapevolezza che siamo all’inizio di una stagione ancora tutta da scoprire e da vivere. E soprattutto che ci sarà anche un derby di ritorno per rifarsi o confermarsi. Per ora basta così, incombe il derby. E che sia buon derby per tutti noi.
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