Da una parte Cristiano Lucarelli, il più longevo di questa serie B essendo alla terza stagione sulla panchina della Ternana, dall’altra Attilio Tesser che tra gli allenatori non è certo il più giovane ma è tra quelli che ha vinto di più: quattro tornei di serie C e uno di B nel suo palmarès.
Il primo vorrebbe segnare la storia della Ternana agganciando insieme la serie A, l’altro a Terni non ha vinto ma ha lasciato un eccellente ricordo. Con il suo Modena Tesser è approdato quest’anno tra i cadetti e dopo una eccellente Coppa Italia balbetta in campionato: due partite zero punti e una panchina che non traballa ma non è poi così salda. Perché a Modena c’è una società ambiziosa che pensa pure alla serie A e che pertanto non ha così tanta pazienza.
Lucarelli ha portato l’anno scorso la Ternana in serie B e quest’anno vorrebbe consolidare la posizione in serie B agganciando i play off e giocandosi un sogno fino alla fine.
Sogno o obiettivo? La differenza c’è ed è sostanziale. Il sogno è una speranza vana, qualcosa vicino all’irrealizzabile, l’obiettivo è qualcosa che sai di poter centrare anche con piccoli passi. Lucarelli ha parlato di sogni e di obiettivi dopo quella famosa lettera che ha scritto a quattro mani con il presidente Bandecchi.
Cosa c’entrano sogni e obiettivi con la partita di stasera a Modena? Forse poco ma un po’ c’entra perché la Ternana dalla trasferta emiliana vuole uscire con un risultato positivo: un obiettivo che può centrare. In un modo o nell’altro. L’anno scorso l’avrebbe affrontata petto in fuori e sorriso smagliante forte delle certezze che si era costruita nel campionato dei record in serie C. Sognando di potersi ripetere allo stesso modo anche nella categoria superiore. Quest’anno sembra avere la consapevolezza che in serie B la storia è diversa. Le sberle rimediate nell’avvio della passata stagione sembrano aver avuto un certo effetto sul tecnico rossoverde e, di conseguenza, sulle scelte che fa prima e durante la partita. Esempio lampante la gara con la Reggina quella che probabilmente aveva paura di perdere e che ha voluto fortemente vincere. Anche difendendosi più di quanto avrebbe immaginato qualche mese fa.
Vince chi sbaglia di meno, vince chi subisce meno gol. E’ una regola, c’è poco da fare. E Lucarelli sembra essersi sintonizzato proprio su questa lunghezza d’onda. Legittimo. Ma senza snaturare le qualità di una squadra che non sono di poco conto, perché non si può diventare grandi senza proporre un buon calcio.
La Ternana di oggi non è quella vera per via della condizione non ancora al top o del mercato che non ha ancora abbassato le saracinesche. Potrebbe essere però la Ternana definitiva. Lo scopriremo strada facendo, giornata dopo giornata.
E allora ecco uno dei motivi che fanno diventare importante la partita di Modena anche oltre i punti che mette in campo. Saranno novanta minuti che potrebbero confermarci il volto della Ternana o presentarcene un altro rispetto ai due visti fin qui.
Passo dopo passo si cresce. Modena dovrà segnare un passo ulteriore verso la Ternana che Lucarelli ha in testa, quella che tutti speriamo possa lottare fino alla fine per qualcosa d’importante.
Noi siamo curiosi di scoprirla perché ancora quella definitiva abbiamo la convinzione di non averla ancora vista. Forse neppure immaginata.
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