Ternana, gestire non è concesso. Il match con il Catanzaro insegna
"Gestire non fa per noi, siamo fatti per giocare" parola di Cristiano Lucarelli, che, nella consueta conferenza stampa che precede l'impegno di campionato, ha voluto lanciare un vero e proprio monito ai suoi ragazzi dopo il roboante successo per 5 a 1, in casa, contro il Catanzaro.
La Ternana, infatti, pur essendo prima in classifica ed ancora imbattuta in campionato, come ripetuto anche nell'immediato post gara dall'allenatore, non deve correre il rischio di "montarsi la testa" e specchiarsi troppo sui suoi pregi, abbassando il ritmo e facendo emergere difetti, che, altrimenti, non appartengono ad una squadra ben strutturata in ogni reparto, con doti tecniche sopra alla media della categoria e con un'identità di gioco definita.
Ritmo alto e concentrazione. Sono questi i due mantra a cui la Ternana deve tenere fede, in qualsiasi situazione, anche di largo vantaggio, perché, come accaduto contro il Catanzaro, quando la Ternana, dopo aver realizzato il gol del vantaggio, si è seduta ed ha smesso di produrre gioco, cercando di gestire e contravvenendo al diktat dell'allenatore. Un dato in particolare, tra quelli riportati dal sito WyScout, testimonia il cambio di marcia delle Fere tra i primi 25' di gioco della prima frazione ed i secondi 20' del primo tempo e si tratta della percentuale di duelli vinti. La Ternana, infatti, nei primi 25' di gioco, ha vinto il 50% dei duelli disputati, percentuale scesa al 40% negli ultimi 20’ della prima frazione e poi salita nuovamente nella seconda metà di gioco, quando, dopo l'intervallo, i ragazzi di Lucarelli sono tornati a spingere.
Uomini chiave. Le prestazioni dei mediani rappresentano l'ago della bilancia nel funzionamento del sistema di Lucarelli, poiché sono gli uomini deputati ad accorciare in avanti quando, persa palla, è il momento di condurre il pressing alto e, una volta tornati in possesso del pallone, sono anche chiamati a verticalizzare immediatamente per gli inserimenti degli esterni alle spalle dei difensori avversari. In tal senso, oltre alle prestazioni eccellenti di Palumbo, la crescita di Damian ha consentito a Lucarelli di avere una cerniera abile in entrambe le fasi, che gli garantisse qualità e muscoli, in grado di viaggiare ad alto ritmo per tutta la gara, oltre ad assicurargli anche variabili tattiche a partita in corso. Sempre da WyScout arrivano i dati sulla prestazione dei due centrocampisti contro il Catanzaro. Entrambi i giocatori hanno totalizzato una percentuale di duelli difensivi vinti pari al 67% del totale di quelli a cui hanno preso parte, complessivamente 14 su 21 con Damian che ha recuperato 6 palle nella metà campo avversaria (il migliore in questa statistica tra i rossoverdi) e, in impostazione, ha messo a segno il 91% dei passaggi tentati, consentendo alla Ternana una rapida ripartenza, con uscita palla verticale.
Le "beghe" fisiche avute dal centrocampista, quindi, rischiano di privare Lucarelli di un uomo importante nel suo scacchiere, ma, grazie all'organico lungo che ha a disposizione, l'allenatore rossoverde potrà sopperire alla mancanza del centrocampista, schierando Paghera, Proietti o Salzano, a fianco a Palumbo, due elementi affidabili e di esperienza, anche in grado di tenere alta la concentrazione.
Sarà proprio questa la chiave del match contro la Cavese: non ripetere quei 20' che tanto hanno fatto arrabbiare Lucarelli. La Ternana ha tutte le carte in regola per fare strada, Lucarelli lo sa e non molla. E' il momento di attaccare, non di gestire.