E alla fine la Ternana è diventata anche grande. Serviva questa partita per capire di che pasta fosse fatta questa Ternana Unicusano, perché dopo due pareggi fra gli applausi una vittoria avrebbe regalato sorrisi e certezze a Pochesci e ai suoi ragazzi. Una sconfitta avrebbe fatto riaffiorare i dubbi sulla bontà della squadra e sulle prospettive in campionato.

Ora il problema la massimo potrebbe essere l'opposto. Ma proprio come la Ternana in campo anche nei giudizi e nelle aspettative bisogna essere equilibrati. Quindi godiamoci questa grande vittoria della Ternana, senza pensare al domani. Godiamocela oggi come se la sta godendo l'allenatore con la sua famiglia, come se la stanno godendo i giocatori. Godiamocela pensando che questa squadra che ama attaccare e che ha delle trame di gioco interessanti e una filosofia di gioco votata all'attacco sa anche difendersi e aspettare.

Non ci avrebbe creduto nessuno. Zero gol subiti (è vero una traversa il Cesena l'ha presa, ci vuole anche un po' di fortuna), ma a parte una ventina di minuti di grande pressing subito la Ternana non è mai andata in difficoltà. Nessuno intevento salva risultato di Plizzari, niente mani nei capelli per i difensori o per l'allenatore. La Ternana ha saputo gestire una partita in vantaggio come aveva chiesto Pochesci: facendo girare la palla. E non ha disdegnato di attaccare. Avrebbe potuto gestire meglio alcuni contropiede, ma è stata pericolosa spesso. Molto più del Cesena.

E alla fine sono arrivati i tre punti. Meritatissimi.

Ora Pochesci se vuole si goda la passeggiata con la maglia della Ternana in mezzo ai tifosi. Si goda una squadra di 18 titolari pronti a uscire dal campo stremati per la maglia. Si goda una piazza e una categoria che sta imparando ad apprezzarlo e a conoscerlo. Questa proprietà e questa società stanno mantenendo le promesse. Pur in mezzo alle difficoltà hanno lasciato parlare il campo.

E ora senza illudere nessuno, godiamoci il momento…