Ternana, i motivi del tracollo

L’ottavo ko casalingo stagionale, quella di sabato scorso contro il Carpi, rappresenta un record negativo per le Ternana, capace di fare peggio soltanto nel ‘92-93 (retrocessione e fallimento della gestione Gelfusa). Ma se è giusto riflettere sul disastroso rendimento interno (4 vittorie, 4 pareggi e 8 sconfitte, 16 punti in 16 gare, media un punto a partita) è doveroso anche soffermarsi sullo score catastrofico delle ultime 7 gare (2 pareggi e 5 sconfitte, con 4 gol all’attivo e 12 al passivo). Infatti gli unici risultati positivi della squadra di Tesser da metà febbraio in poi sono i pareggi di Bologna e di Avellino, accompagnati dalle sconfitte casalinghe contro Latina e V. Entella, dalla duplice battuta di Livorno e Trapani e dal ko casalingo contro il Carpi. Numeri che fotografano impietosamente la crisi della compagine rossoverde, scavalcata da 8 formazioni nell’arco di un mese. E così adesso nelle ultime 10 gare di campionato serviranno almeno 13-14 punti per evitare i play out. I perché del tracollo di Avenatti e compagni? Una lunga sequela di infortuni e di errori arbitrali, parecchi episodi sfortunati ma soprattutto l’età media molto bassa della rosa (con inevitabili carenze sul piano dell’esperienza e della personalità) e alcune evidenti lacune strutturali (senza Ferronetti, tornano in campo sabato scorso dopo un lungo stop, manca un difensore abile nel gioco aereo).