Punto buono. Questo va chiarito immediatamente. Però la sensazione che la Ternana abbia sprecato una buona opportunità per tornare a vincere in trasferta dopo un anno è grande. Perché il vantaggio iniziale di Falletti aveva incanalato la partita nel senso più gradito ai rossoverdi. Il Cittadella che spesso gioca sugli avversari avrebbe dovuto fare la partita lasciando magari spazi importanti alle ripartenze di Falletti e soci.
Ci sarebbe voluta l’attenzione che non c’è stata, la concentrazione che non può mai mancare nei novanta minuti, men che meno in quelle che danno l’idea di essere fasi cruciali del match. La Ternana avrebbe dovuto capirlo e adeguarsi alle particolarità del momento. Invece ha concesso un’azione semplice al Cittadella: attacco sulla fascia, sovrapposizione e palla bassa per la deviazione indisturbata di Maistrello che ha pareggiato. E lì sono crollate le certezze della Ternana che ha subito invece quelle ritrovate dal Cittadella capace anche di raddoppiare, grazie anche alla complicità dei rossoverdi. Due errori in altrettanti episodi ma uno, ancora più grave di concetto: quel rilassamento seguito al vantaggio.
Lucarelli alla fine se l’è presa un po’ con tutti, soprattutto con il clima quasi di euforia che aveva seguito il 3-0 rifilato alla Reggiana. Lui chiede testa bassa e lavoro. Mai distrazioni perché la Ternana ha qualità minori rispetto a tanti avversari e quel gap deve colmarlo con l’aggressività, la determinazione, l’attenzione feroce. Qualità che sono riemerse soltanto nel finale della partita, quando i rossoverdi hanno acciuffato il pareggio e poi sfiorato addirittura la vittoria. Buono l’inizio ed il finale. In mezzo tante ombre.
Un risultato rimediato in extremis che penalizza oltre i demeriti gli avversari e premia la Ternana. L’opposto di quanto era successo in precedenti occasioni. Come a Catanzaro dove la Ternana avrebbe meritato ampiamente il pareggio e si è trovata invece con un pugno di mosche in mano per un gol incassato nel finale.
Il calcio toglie, il calcio dà. E’ così, da sempre e sarà ancora così. Per questo diventa fondamentale sfruttare al meglio le fasi positive, soprattutto per una Ternana che si trova già nella necessità di rimontare su un bel po’ di avversari. Nessuno le chiede di risistemare la classifica nel giro di un paio di partite, però è evidente che più tempo farà passare e più diventerà complicata la rimonta.
Ora il campionato si ferma per la sosta legata agli impegni della nazionale: riprenderà il 21 e andrà avanti per quattro partite prima di fermarsi ancora. Rimettere le cose a posto in quel lasso di tempo cambierebbe le prospettive della Ternana. Non sarà semplice ma trovando la necessaria continuità nell’atteggiamento potrà farcela. Anche se pure quest’anno l’equilibrio in serie B sembra farla da padrone.
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