Ternana in cerca d’identità, ma niente valutazioni: ora ci sono 4 test

Ternana in cerca d’identità, ma niente valutazioni: ora ci sono 4 test

La quarta sconfitta esterna, quinta stagionale, ha riportato la Ternana in fondo la classifica e riproposto interrogativi preoccupanti sul futuro della squadra. E’ la legge dei risultati anche se a La Spezia non si è vista la peggiore Ternana della stagione. Ma nemmeno la migliore che per noi resta quella del match con il Cagliari per intensità e qualità di manovra.

Il lavoro di Breda però comincia a vedersi anche se è ancora difficile sostenere che la squadra ha assunto una propria identità precisa, credibile. La Ternana di oggi è una squadra che ancora qualche errore difensivo lo commette pagandolo puntualmente. Ma soprattutto è una squadra che fa una gran fatica a trovare varchi nell’area avversaria proprio perché ha una frequentazione minima dei sedici metri avversari. Senza voler gettare la croce addosso a questo o quello è evidente che le certezze estive erano legate alla funzionalità del duo Ceravolo-Avenatti, 20 gol nella passata stagione. Il primo si è confermato, l’altro è andato in tilt dopo le tante chiacchiere di mercato e oggi sta faticosamente cercando riemergere dalle tenebre. Signorelli doveva essere la ciliegina sulla torta di un centrocampo già funzionale ed equilibrato, costruito anche per garantire maggiore copertura alla difesa. Ma Signorelli fin qui non s’è visto nella sua versione migliore. Se a queste problematiche sommiamo quelle di un estate travagliata, del cambio di guida tecnica e di tante altre piccole cose proposte dalla rivoluzione in rossoverde, si può anche capire come mai la Ternana sia oggi in fondo alla classifica con quattro punti all’attivo.

Ma tutto questo non può e non deve fungere da alibi per nessuno. Perché ormai Breda ha avuto modo di conoscere la squadra, di lavorarci insieme, di adattarle il modulo tattico che ritiene più funzionale, di portarla ad un livello di condizione fisica ritenuto almeno accettabile come ha confermato la tenuta mostrata domenica a La Spezia. Certo, adesso ci si è messo di mezzo l’infortunio di Ceravolo a complicare le cose. Ma questo è anche il momento in cui il gruppo deve tirare fuori tutta la propria forza fisica, tecnica e morale. E’ il momento in cui chi ha giocato meno dimostri al tecnico di valere i titolari. E’ il momento in cui gli elementi di maggiore qualità tecnica e di esperienza facciano da traino e da collante insieme per portare fuori la squadra da una situazione di classifica davvero poco gratificante.

Le prossime quattro partite, tre delle quali al Liberati compreso il derby, sembrano essere messe lì apposta per valutare al meglio la squadra. La Ternana che ne uscirà ci darà il senso compiuto della propria forza, di possibilità future che poi starà alla società migliorare, se necessario, intervenendo sul mercato invernale. Quando tutto sarà più chiaro e valutabile. Farlo oggi sarebbe un correre dietro alle emergenze del momento, alle valutazioni di pancia che quasi sempre si sono rilevate controproducenti. Se la Ternana crede nel gruppo messo insieme in estate non deve fare altro che dargli fiducia e metterlo nelle condizioni di renderlo al meglio. Se il gruppo è convinto di valere più degli attuali quattro punti in classifica deve dimostrarlo con i fatti. Da subito. Altrimenti vorrà dire che avremo preso tutti un grosso abbaglio. Sette partite non sono una base di valutazione sufficiente. Undici sono un quarto di campionato e garantiscono una valutazione credibile. Per questo le prossime quattro partite avranno un peso rilevante sul futuro a medio termine della Ternana.