Ternana in stand-by: servirebbe forse la presenza della proprietà
Una Ternana in stand-by, almeno apparentemente, il mercato che non prende il centro della scena, un allenatore la cui identità pare in via di decisione, ma che necessariamente rimane dietro le quinte per l'impossibilità, almeno momentanea, di concludere operazioni di ordinaria amministrazione. Già, amministrazione, la parola chiave di queste prime tre settimane senza calcio giocato, a campionato archiviato e risultati raggiunti. L'amministrazione della società di via Aleardi è tutta nelle mani e nella penna di Francesco Zadotti, unico componente che abbia potere di firma in questo momento, con il non trascurabile problema degli arresti domiciliari ai quali è sottoposto da mercoledì scorso. Ovvio come sia in vigore sempre la presunzione di innocenza fino a prova contraria e mai l'opposto, e altrettanto scontato che tutti ci auguriamo che il presidente dei rossoverdi possa al più presto dimostrare la propria estraneità ai fatti che gli vengono contestati e possa tornare alla routine, mai sembrata tanto rassicurante, resta la questione Ternana Calcio.
Per quanto la Ternana non sia in alcun modo coinvolta nei guai giudiziari di Zadotti, è comunque innegabile che i sopracitati intoppi stanno in qualche modo rallentando qualunque operazione di mercato la società rossoverde fosse in procinto di portare a termine, oltre che rendere sempre più stretti i tempi per il pagamento degli stipendi e per l'iscrizione al prossimo campionato di Serie B. Insomma, non sembra essere una questione di secondaria importanza.
Gli scenari possibili per venire a capo di questo problema sono diversi, e vanno dalla permanenza di Zadotti alla presidenza, se in tempi brevi verrà scagionato da ogni accusa, alla nomina di un nuovo amministratore delegato con potere di firma, e la Ternana li starà sicuramente passando tutti scrupolosamente al vaglio. Fra i non addetti ai lavori, però, sta iniziando a serpeggiare l'impazienza, un po' di ansia e lo scoramento dovuto a questa situazione di apparente immobilità. Se è vero e comprensibile che i tempi giudiziari e logistici per risolvere una questione del genere non possono essere, per forza di cose, brevi come chi osserva da fuori può pensare, è altrettanto vero che probabilmente una maggiore comunicazione da parte della proprietà potrebbe aiutare a capire questo aspetto. Peserebbe meno, ai tifosi e a chiunque stia cercando di capire l'evolversi della situazione in un futuro più che prossimo, affrontare il rallentamento delle operazioni amministrative e di mercato se solo la Ternana Calcio abbattesse il muro del silenzio comunicativo, rilasciando una qualche dichiarazione ufficiale a nome della proprietà. I tempi sicuramente non si accorcerebbero, ma almeno si dismetterebbero i panni della società attendista e lontana da chi la Ternana la vive sulla propria pelle, magari ricostruendo anche in minima parte quel rapporto col tifo che negli anni si è andato un po' deteriorando.