Partita brutta? Anche Abate ha detto che non è stata divertente (eufemismo). Poteva esserlo? Difficile viste le condizioni del campo e l’atteggiamento della Torres. Tanta aggressività, marcature asfissianti e campo pessimo non sono le condizioni migliori per aspettarsi una gara spettacolare. Partita sporca la previsione del tecnico rossoverde e così è stato.

Però la Ternana ha fatto davvero poco: nemmeno un tiro in porta. Strano per come ci aveva abituato. Forse una casualità per l’attacco più prolifico del girone. Oppure certe condizioni (avversario e campo) un po’ inibiscono i rossoverdi che domenica sono parsi lontani parenti di quelli che abbiamo ammirato nelle passate giornate.

La sensazione è che Abate non sia propenso ad archiviare la pratica con l’etichetta “casualità” bensì cercherà di capire fino in fondo quali sono state le reali difficoltà incontrate dai suoi e trovare il modo di predisporre la squadra a superarle nel caso si presentassero ancora situazioni simili. Perché la Ternana in serie C deve abituarsi anche alle partite sporche, a quelle gare dove non puoi esprimere compiutamente la tua manovra, dove devi farti bastare la minima opportunità per timbrare il cartellino, per imporre la tua superiorità.

Quindi da questo punto di vista la partita con la Torres, dopo quella con il Campobasso (partite sporche) può essere considerata un banco di prova che la Ternana ha superato a metà, un esempio di quanto questo torneo può essere insidioso anche per una squadra, la Ternana, che ha sicuramente qualità e organico all’altezza.

Da qui la sensazione forte che la squadra debba ancora crescere, migliorarsi avendo margini di miglioramento certi. Ma c’è anche un’altra considerazione che va messa nel ragionamento complessivo sulla Ternana 2024-25: non è l’unica squadra con potenzialità da primato, così come non è la squadra che può ammazzare il campionato. Nel girone ci sono compagini come il Pescara che sta volando, la Torres (seconda un anno fa) l’Entella e altre ancora che hanno legittime ambizioni e che costituiscono ostacoli importanti da superare per arrivare al traguardo.

Quindi, bagno di umiltà necessario, soprattutto per l’ambiente (Abate e i suoi di sicuro non pensavano di essere imbattibili) e archiviazione con il segno positivo della partita con la Torres. Perché un errore aveva concesso ai sardi il vantaggio e quel gol sembrava aver chiuso la contesa. Invece, anche a causa della reazione veemente dei rossoverdi è arrivato il pareggio (fortunato) che in fin dei conti meglio rappresenta i novanta minuti.

Un punto che fa classifica, che mantiene la Ternana nelle zone alte e soprattutto allunga la striscia d’imbattibilità che non è un mero fatto statistico ma rende ancora più solida l’autostima di un gruppo che sul campo comunque non molla mai. E, se qualcuno l’avesse dimenticato, di solito i campionati li vincono le squadre che prendono meno gol. Ma di questo e della classifica è meglio parlarne più in là perché un quarto di campionato qualcosa lascia capire ma non tanto da consentire valutazioni definitive.

Intanto Abate sta recuperando Aloi e Tito mentre la società valuta l’opportunità di trovare un’alternativa all’infortunato Damiani, un’assenza che a gioco lungo potrebbe farsi sentire. E in un torneo tanto complicato è bene non lasciare nulla d’intentato. Perché se il Pescara continuerà a vincerle tutte sarà giusto farle i complimenti, però dovesse rallentare, bisognerà farsi trovare pronti e bene attrezzati.

Siamo agli inizi, la storia è ancora lunghissima e tutta da scrivere.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 23 ottobre 2024 alle 16:00
Autore: Massimo Laureti
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