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Ternana, lo spirito è quello giusto. E sul mercato da via Aleardi…

Dalla trasferta di Frosinone è arrivata una conferma importante ovvero che la Ternana è viva, ha preso coscienza di quelli che sono i propri mezzi e che può battersi con chiunque a patto, però, che alla base di ogni prestazione ci sia la giusta determinazione, aggressività ed intensità.

Vedere una squadra scendere in campo contro la seconda in classifica, il Frosinone, che vanta il secondo miglior attacco e la miglior difesa, senza timori reverenziali, anzi attaccarla e metterla in difficoltà è segno di una reale maturazione. 

Per tante settimane abbiamo insistito sul fatto che la squadra non avesse personalità, che non avesse un leader e non torniamo indietro sulle nostre considerazioni, ma correggiamo il tiro ovvero nelle ultime 5 partite è venuto alla ribalta il collettivo, la mentalità di gruppo che ha fatto comprendere a tutti che non ha senso parlare di prestazione a livello individuale se poi la stessa non è funzionale al rendimento e all’espressione della formazione.

Insomma, la Ternana di oggi ragiona a livello di squadra, delle utilità ad essa funzionali anche se non si può fare a meno di considerare dall’esterno i progressi di molti degli attuali titolari e la scoperta di altri che stanno fornendo un rendimento oltre le aspettative.

Il lavoro di Tesser anche su questo versante è stato importantissimo e non è un caso che in ogni incontro con la stampa non faccia che parlare dell’importanza delle motivazioni più che sui numeri che identificano un modulo anziché un altro. Anche se il nuovo modulo, a nostro avviso, qualche vantaggio lo ha apportato e riteniamo che non sia un caso che in 5 partite, di cui 3 in trasferta con un pari e due vittorie, la Ternana abbia raccolto 11 punti.

Sono considerazioni squisitamente tecniche sulle quali non amiamo addentrarci, ma è ormai chiaro, seguendo gli allenamenti, che Tesser voglia una squadra camaleontica in grado di cambiare, compatibilmente con gli elementi a disposizione, atteggiamento tattico anche nel corso della stessa partita a seconda non solo del risultato, ma anche dello schieramento degli avversari.

Una possibilità in più per gestire al meglio ogni tipo di situazione. E fino ad oggi i risultati gli hanno dato ragione. Ora, però, si deve guardare avanti, guardare ai prossimi quattro impegni prima della fine del girone di andata che potrebbero essere particolarmente importanti anche per le prospettive future della squadra del patron Longarini.

Non è un mistero, infatti, che se la classifica alla sera del 28 dicembre, dopo Varese per intenderci, fosse interessante e facesse intravedere spiragli di obiettivi più importanti di una salvezza la società di Via Aleardi potrebbe intervenire per cercare di rendere più competitiva una squadra che non ha assolutamente sfigurato, almeno fino ad oggi.

Viviamo alla giornata, però, perché la serie B mette giudizio a chiunque e riserva sorprese che a volte è difficile anche immaginare.

Intanto la squadra deve metabolizzare l’assenza del suo capitano, Lito Fazio, giocatore che può anche non piacere sul piano tecnico anche se lo troviamo migliorato eccome,  ma che è un trascinatore, uno che non si arrende mai e che è un esempio per tutto il gruppo. E non è un caso che, nonostante avesse il braccio al collo, alla ripresa degli allenamenti era lì, a bordo campo, per incoraggiarli a continuare sulla strada intrapresa.

Ci tiene, lui che ne è il capitano, che questa squadra faccia bene, che regali soddisfazioni alla gente ternana!

A sostituirlo probabilmente sarà l’olandese Janse, giocatore che non si discute sul piano tecnico e comportamentale, ma che ha caratteristiche diverse da quelle di Fazio. Dovrà adattarsi lui al modo di giocare della Ternana, quello con il capitano in campo ovvero con un esterno prima di tutto bravo ad applicarsi nella fase difensiva e poi in quella offensiva, oppure sarà Tesser che studierà la soluzione adatta per esaltare le caratteristiche di Janse?

È quello che potremo constatare contro il Lanciano di Roberto D’Aversa, l’ex rossoverde che ad inizio stagione ha sostituito sulla panchina Marco Baroni, e che sta svolgendo un buon lavoro.

E chissà che la Ternana non si ritrovi, come successo con Stefan Popescu, un giocatore in grado di aumentarne la competitività e allo stesso tempo consentire a Tesser di avere una gamma di scelta più ampia per il buon esito del campionato.

Ivano Mari

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