Nei momenti in cui non c’è (abbastanza) chiarezza, le voci, gli spifferi e le illazioni hanno possibilità di proliferare. E’ quello che sta succedendo alla Ternana in questo momento: qualsiasi situazione viene ritenuta credibile, dalla piazza e dalla tifoseria. Anche quando le cose sono state in qualche modo spiegate dai diretti interessati, anche quando ci sono dei fatti inequivocabili che difficilmente lasciano spazio ad interpretazioni, anche quando si potrebbe soltanto pazientare qualche giorno in più.
Ecco perché c’è bisogno che parli il presidente Guida, c’è bisogno che dia delle risposte a tutti gli interrogativi che in questo momento, a più livelli, turbano i tifosi della Ternana. L’ormai famigerata conferenza stampa è diventata essa stessa motivo di perplessità. Si fa, non si fa, ma perché non si fa, come mai non c’è tizio, come mai ancora c’è Caio.
La ricerca di soci (necessaria per la costruzione dello stadio) diventa “Ternana in vendita”, per giorni. Le notizie sui dirigenti (l’interessamento del Catanzaro per D’Aniello) diventa una valanga fino ad arrivare addirittura all’allontanamento certo dell’attuale direttore operativo rossoverde. Sulla ricerca dell’allenatore viene raccontato di tutti, tranne che quello che è sempre stato l’identikit di Capozucca (a sua volta dato per partente). Ogni giorno è buono per sentire una cosa diversa, dargli credito, tam tam social. Salvo poi magari dire: beh ma lo sapevo, era ovvio che fosse così. A qualsiasi livello.
Quelli che in realtà sapevano veramente sono molto pochi. Il presidente in testa. Che – in un momento così delicato – al netto dei suoi impegni dovrebbe davvero cercare di ritrovare una sintonia con la piazza. Esponendo i suoi programmi, con i suoi uomini. Raccontando anche quelle che sono i dubbi di oggi, se necessario. Ma con trasparenza e con serenità. Sarebbe il primo vero, grande, passo verso una normalizzazione.
Aspettare per avere tutto già pronto e deciso (dirigenti, allenatore, soci, squadra) per portare tutto sul tavolino, rischia di ingenerare nel frattempo – come sta succedendo – solo una confusione maggiore.
Oggi il tifoso della Ternana non vuole essere preso in giro. E per stringere un patto con la città bisogna essere chiari. Sin da subito. Altrimenti si rischia troppo, soprattutto dopo una retrocessione, quando il credito è già stato esaurito.
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