La Torres mostra qualche crepa (1 punto nelle ultime tre) l’Entella tiene bene (vittorie con Torres e Campobasso), lo stato di salute di Ternana e Pescara lo scopriremo stasera visto che le due massime protagoniste della prima parte del torneo saranno impegnate alla stessa ora, in notturna. Il Pescara nel derby inusuale con il Pineto, la Ternana a Carpi in un confronto altrettanto insolito visto che le due squadre non s’incrociano da diversi anni.

Fatto il quadro generale veniamo alla Ternana, seguendo un po’ il ragionamento di Ignazio Abate che pensa soprattutto ai fatti propri e lo stesso chiede di fare ai suoi. Con una riflessione semplice: “il nostro futuro dipende da noi”. Un futuro che passa per la trasferta di Carpi, ostacolo niente affatto semplice anche se la classifica lascerebbe intendere cosa diverse con quei 12 punti che separano le due squadre: Ternana 30, Carpi 18. Rossoverdi con un attacco mitraglia e la difesa meno battuta, Carpi un po’ meno generoso con i suoi 18 centri e un gol in più incassato. Però il Carpi può vantare uno zero che fa un po’ invidia alla Ternana, quello riferito alle partite perse in casa. Ed è proprio su questo tasto che Abate ha battuto per tutta la settimana. Il Carpi non perde al “Cabassi” da più di un anno perché sa produrre un buon calcio, di qualità, con un centrocampo a rombo che garantisce generosi rifornimenti agli attaccanti. E il fatto che sia una neopromossa non ha inciso sul suo cammino fino ad ora.

Quindi si tratta di un avversario da prendere con le molle, un po’ come tutti quelli affrontati fin qui dai rossoverdi, fatta eccezione per qualche caso isolato che non inficia la statistica. Perciò bando alle distrazioni, nessuna concessione agli avversari e più ancora a se stessi perché se l’obiettivo è (e lo è) cercare di ridurre il gap con il Pescara prima di arrivare al faccia a faccia del 22 dicembre occorre fare il massimo in ogni occasione. Anche su un campo complicato come quello di Carpi dove si torna a giocare in notturna con un clima diventato pressoché invernale, altra novità per i nostri.

Però stavolta Abate sembra avere meno problemi di scelta rispetto al recente passato. Tranne gli infortunati di lungo corso, Damiani e Krastev, ha portato tutti con se sul pullman che ha attraversato una fetta di autostrada. Può scegliere quindi e magari anche cambiare rispetto alle abitudini. Il dubbio gira intorno al reparto centrale. A due oppure a tre? Con tre fantasisti alle spalle di Cianci o con un più prudente albero di natale che in ogni caso non riduce certo le possibilità offensive della squadra? Senza contare che nel mazzo a sua disposizione il tecnico può scegliere anche la soluzione con la difesa a tre.

In ogni caso, qualunque sia la scelta, tutto dipenderà da come la squadra riuscirà ad interpretare il proprio ruolo in campo. Perché se si limita a fare il compitino rispettoso delle indicazioni tattiche dell’allenatore rischia d’incappare in una serataccia. Se invece ci aggiungerà una buona dose di cattiveria agonistica, di voglia e di carattere la situazione diventerà di sicuro più abbordabile e le chance di riuscita aumenteranno notevolmente, lasciando spazio in ogni caso a quella porzione d’imprevedibilità che ogni partita porta con se.

Però il messaggio è chiaro: la Ternana non può presentarsi molle, insicura ma deve mostrare subito la sua faccia migliore, quella che in più di un’occasione le ha consentito d’indirizzare il match verso l’approdo a lei più gradito. D’altra parte è questo il destino di chi rincorre: non può sbagliare perché altrimenti chi sta davanti allunga e le speranze diventano sogni.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 25 novembre 2024 alle 09:00
Autore: Ternananews Redazione
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